sabato 2 Dicembre 2023

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IVREA/CANAVESE – Abbandono gatti: problema irrisolto

L’associazione Eporedianimali racconta l’incessante attività del gattile a causa dei frequenti casi di abbandono dei felini domestici

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IVREA/CANAVESE – In seguito all’invasione dei gatti randagi per le strade di Salerano il comune ha affidato all’associazione Eporedianimali la sterilizzazione di più esemplari possibili. Il problema del randagismo, però, non è circoscritto solo a Salerano, ma riguarda tutto il nostro territorio.

«Il randagismo, i maltrattamenti e gli abbandoni sono un problema costante e, di certo, non sono venuti meno durante la pandemia. La differenza è stata, al massimo, che sono arrivare meno segnalazioni perché le persone passavano più tempo in casa. Durante il lockdown avevamo un’autorizzazione per soccorrere i gatti e, soprattutto, recuperarli quando erano incidentati. Abbiamo garantito il servizio e lo garantiamo sempre 24 h su 24” spiega Fabiola, volontaria e portavoce di Eporedianimali.

«Due anni fa abbiamo ricercato persone disponibili a ospitare delle gatte incinta, completamente autonome ma che, per la vita che hanno condotto, avevano perso fiducia nelle persone. Abbiamo trovato tanti cittadini disponibili e tante, fortunatamente, sono state adottate. Come in questo caso sono le singole persone a fare la differenza. Da un lato i cittadini che, anziché abbandonare i propri gatti, quando proprio non possono tenerli, ci contattano e collaborano per poter trovare loro una sistemazione alternativa. Dall’altro, singoli cittadini, volontari o meno, che con una profonda e vera motivazione e l’interesse nel rendersi disponibili si impegnano per aiutarci e aiutare i gatti».

IVREA/CANAVESE - Abbandono gatti: problema irrisolto

Nonostante la buona volontà di molte persone, le maggiori difficoltà derivano, da chi, invece, i gatti non li cura o peggio, li abbandona.

«In Piemonte non c’è proprio una situazione ideale. Le persone andrebbero responsabilizzate, informate e supportate tramite delle campagne di sterilizzazione condotte dall’ASL. Il randagismo, spesso, è frutto di una mancata sterilizzazione. Infatti, l’abbandono molto spesso è conseguente ad un gesto mancato, quello di recarsi dal veterinario ed evitare che, durante la stagione degli accoppiamenti una gatta rimanga incinta o un gatto metta incinta una femmina. Non parliamo, poi, di quanti cuccioli vengono abbandonati nei cassonetti, sui cigli della strada o in altri posti, perché la madre non è stata a suo tempo sterilizzata. Con la primavera, infatti, stiamo aspettando nuovi cuccioli e mamme, e, visto il periodo, anche gatti provenienti dall’Ucraina, tramite la collaborazione con altre associazioni» ha continuato Fabiola.

Un’attività instancabile quella che gestisce quotidianamente il gattile soccorrendo i gatti abbandonati: «Per i cuccioli è preferibile l’accoglienza in stalli casalinghi mentre gli adulti che sono più difficili da sistemare sono, più di frequente, ospitati nel gattile. In entrambi i casi, spesso si ratta più di gatti domestici non desiderati, che randagi. Attualmente, abbiamo circa 35/40 residenti, alcuni ancora in fase di convalescenza per patologie specifiche, altri perché per il carattere che hanno, preferiscono restare in gattile o altri, che semplicemente sono ancora in cerca di una casa. C’è tanto lavoro da fare: nutrirli, occuparsi delle cure veterinarie, fornire assistenza ai gatti incidentati, verificare le segnalazioni che ci arrivano. Noi viviamo delle donazioni delle persone, cerchiamo di fare quello possiamo, dando il massimo e, devo ammettere che, per nostra fortuna, siamo molto aiutati. A volte siamo in over booking perché la struttura ad Ivrea è costituita da poche casette, struttura che abbiamo da quando l’associazione ha liberato l’Ospedale d’Ivrea da una colonia felina, con autorizzazione da parte del comune di Ivrea. Siamo riconosciuti dai vigili del fuoco che, spesso, ci mandano le persone in difficoltà. Noi cerchiamo di accogliere tutti i gatti, valutando anche sistemazioni alternative e di esserci sempre per tutti» ha concluso la volontaria.

© Riproduzione riservata

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