mercoledì 4 Dicembre 2024

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LEINI – La “Anna Frank”, scuola di solidarietà, apre le porte al piccolo Anton

Arrivato in città pochi giorni fa è ospite con la famiglia della Caritas a Casa Ferrero

LEINI – Giovedì ha fatto il suo ingresso alla “Anna Frank”, per il suo primo giorno di scuola. E fin qui non ci sarebbe nulla di particolarmente strano. Non fosse per il fatto che questo bimbo biondo si chiama Anton, e fino a poco più di un mese fa viveva nella sua casa in Ucraina, con la sua famiglia.

E di certo non pensava che di lì a poche settimane avrebbe conosciuto la violenza della guerra, la devastazione delle bombe. Di certo non pensava che di lì a poche settimane avrebbe dovuto lasciare tutto quello che aveva, la sua casa, i suoi amici, i suoi giocattoli, i suoi vestiti, e scappare con la famiglia verso un posto sicuro nel quale tornare a vivere in pace. Quel posto sicuro, per lui, i suoi genitori, i fratelli e la sorella e anche per la nonna, si chiama Leini. Anton è arrivato in città pochi giorni fa, e ospitato dalla Caritas a Casa Ferrero. E ora si realizza anche l’ingresso a scuola, in mezzo a tanti altri bambini come lui che lo aiuteranno a dimenticare quello che si è lasciato alle spalle.

«Per i primi giorni inizierà a frequentare con un tempo parziale, da lunedì potrà anche lui partire con il tempo pieno – spiega la dirigente scolastica Maria Antonietta Garofalo, senza riuscire a nascondere un po’ di commozione – Siamo stati contattati sia dalla Caritas, sia dalla vice sindaca Bruno, per capire se era possibile realizzare questo inserimento. La risposta del corpo docente è stata immediata: tantissimi hanno subito dato la loro disponibilità per affrontare questa situazione. E tutto è andato nel migliore dei modi». Anton è stato inserito in una seconda: «È davvero un bambino tenerissimo – prosegue – La scuola lo ha fornito di tutto quello che può occorrergli per affrontare quest’avventura, grazie anche alla collaborazione di una bambina che conosce il russo, e che lo sta aiutando a capire questa nuova realtà». Soddisfazione arriva anche dal fronte del Consiglio d’Istituto: «Una scuola non solo Green ma anche solidale – commenta il presidente Luca Torella – Riuscita a regalare un po’ di normalità a questo bambino dopo il dramma che ha vissuto nel suo paese». Ma c’è un altro protagonista in questa vicenda.

Anzi, più d’uno: Diego Bonamassa, con la moglie Olga e la piccola Giulia, che stanno prestando la loro opera come interpreti: «Ma ci sono anche altre ragazze, residenti a Leini, di origini russo ucraine che si sono attivate per aiutare Anton e la sua famiglia sin dal loro arrivo in città – sottolinea – come Giulia Skipachevich, Marianna Klyushnichenko, Lutsia Bashirova, Ania Dobrynina. A turno cerchiamo di essere disponibili nel quotidiano con le traduzioni per facilitare l’ingresso in comunità di questa famiglia. Grazie alla Caritas, questi quattro bambini ora hanno un futuro».

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