mercoledì 29 Novembre 2023

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MAPPANO – Il nuovo volto del parco Unione Europea

Gli interventi messi in campo sono stati pensati e progettati in collaborazione con gli agronomi che, a suo tempo, hanno progettato il parco

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MAPPANO – Il parco Unione Europea si prepara a cambiare volto. Con la realizzazione di uno spazio dedicato ai più piccoli, dotata di scivolo e teleferica che sarà allestita subito dopo l’ingresso all’area verde; la creazione di una zona deputata ai picnic per cercare di circoscrivere sia l’utilizzo di fiamme libere, sia le aree deputate al consumo di cibo (e in qualche modo anche la dispersione di rifiuti, legati a pranzi e merende, nell’ambiente); l’istituzione di un percorso ginnico con tutte le strutture necessarie per praticare il fitness all’aperto; la sostituzione della panchine esistenti, che risentono del passare del tempo e la sistemazione di un nuovo parcheggio all’altezza della rotonda sull’uscita della Torino Caselle, senza impermeabilizzare il terreno e senza abbattere alberi, nel tentativo di dare maggiore ordine alle auto in sosta.

MAPPANO - Il nuovo volto del parco Unione Europea

«Tutti interventi che da un lato puntano a garantire una maggiore fruibilità e funzionalità del parco, e dall’altro ne tutelano il valore naturalistico – commenta l’assessore Massimo Tornabene – Gli interventi messi in campo sono stati pensati e progettati in collaborazione con gli agronomi che, a suo tempo, hanno progettato il parco». Interventi il cui costo è stimato attorno ai 500mila euro: una cifra importante, che in qualche modo dovrà essere tutelata. Per questo il parco rientrerà nelle aree controllate dal sistema di video sorveglianza i cui lavori partiranno a breve. «Sono in programma anche altre opere, di natura più squisitamente ambientale – aggiunge il presidente del Consiglio, con delega all’Ambiente, Sergio Cretier – Per esempio è prevista la risistemazione dei canali che permettono l’ingresso e l’uscita dell’acqua dal lago, nonché l’implementazione delle alberature presenti, che si aggiungeranno a quelle che stiamo piantando a poche decine di metri di distanza, nell’area del “bosco mappanese”».

© Riproduzione riservata

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