CANAVESE – Nasce sul territorio Canavese Riformista, fondato da un gruppo di cittadini, con l’intento è di creare uno spazio aperto a tutti in cui poter parlare liberamente di politica senza bandiere né vincoli di partito, rigorosamente in presenza (la prossima riunione è prevista per lunedì 4 aprile).
“Come primo argomento di discussione – dichiara uno dei fondatori, Lorenzo Nicotra, in una nota – abbiamo scelto il Nuovo Ospedale del Canavese. Abbiamo inviato a circa 100 Sindaci del Canavese una lettera aperta sull’argomento. Siamo già in contatto con diversi Sindaci che hanno apprezzato l’iniziativa per coordinare sforzi e iniziative per sensibilizzare tutte le parti coinvolte, a cominciare dalla popolazione.”
Nella lettera inviata ai Sindaci (firmata da Davide Aiesi – Favria; Moreno Allamprese – Rivarolo Canavese; Guido Barone – Rivarolo Canavese/Madrid; Andrea Configliacco – Oglianico; Andrea Deiola – Banchette; Sandro Maffei – Castellamonte; Lorenzo Nicotra – Castellamonte; Mauro Ramondetti – Rivarolo Canavese; Michele Rugilo – Rivarolo Canavese), viene sottolineato il fatto che si è tenuto un dibattito poco costruttivo sulla miglior allocazione del nuovo Ospedale del Canavese. “Salvo rarissime eccezioni, non ci sono state prese di posizione pubbliche da parte dei nostri amministratori locali. – Si legge nella missiva – Tutto ciò nonostante si tratti di un argomento di primaria importanza, la salute e la sicurezza di circa 200.000 cittadini e di conseguenza, il modo migliore per garantirla.
E mai come negli ultimi due anni, abbiamo potuto capire, sopportando costi umani, economici e sociali enormi, quanto sia importante un sistema sanitario pronto, organizzato, sicuro, capillare e moderno.
Per tutti questi motivi ci saremmo aspettati delle forti e diffuse prese di posizione, un unione di intenti e di difesa dell’interesse comune del cittadino Canavesano da parte dei nostri Primi
Cittadini per far sì che il Nuovo Ospedale del Canavese venga realizzato nel luogo migliore possibile.
Canavese Riformista non ha dubbi su quale sia il luogo migliore e che la scelta non possa che ricadere nell’area compresa tra il casello autostradale e il Bioindustry Park.
Una scelta che rappresenterebbe per decine di migliaia di Canavesani un deciso passo in avanti verso un servizio sanitario locale di qualità e al servizio del cittadino.”
Alla lettera è stato allegato documento che spiega perché la zona indicata è la migliore: per i tempi di percorrenza (Agliè -40%; Castellamonte -45%; Ceresole Reale -12%; Cuorgnè -35%; Favria -32%; Feletto -32%; Forno Canavese -24%; Pont Canavese -26%; Rivara -30%; Rivarolo Canavese -36%; Salassa -40%; S.Giorgio Canavese -14%; S.Giusto Canavese -32%; Valperga -33%); perché soddisfa i requisiti principali (fuori dai centri urbani; facile accessibilità; edificio a sviluppo orizzontale; con possibilità di ingressi multipli; accesso alle principali vie di comunicazione; spazi per futuri ampliamenti, anche temporanei; gestione picchi d’affluenza); perché ha una maggior distanza dalle zone residenziali; è in prossimità del raccordo autostradale; ha possibilità di vie di ingresso e uscita separate; è di facile isolamento in caso di emergenza; è a distanza dal traffico cittadino eporediese infine ha una maggior vicinanza alle principali località canavesane.
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