LOMBARDORE – Non è stata una festa di Sant’Antonio di quelle che si celebravano in passato, perché la pandemia si fa sentire, e le norme di sicurezza hanno impedito di organizzare alcuni momenti che da sempre caratterizzano la cerimonia.
Come il pranzo, che tradizionalmente vedeva allo stesso tavolo contadini, allevatori e simpatizzanti per un momento di allegria e di gastronomia, dal momento che era impossibile garantire la distanza di sicurezza tra i potenziali partecipanti.
La festa, quindi, si è concentrata con la benedizione dei mezzi agricoli, e dei pochi animali presenti, e con i riconoscimento andati ad alcuni operatori del settore per la loro lunga militanza nel mondo agricolo: ad essere premiati sono stati Michelangelo Giaccone, Iris Mirra, Mario Rosso e Silvana Baima. Ad impartire la benedizione sul sagrato della chiesa parrocchiale, al termine della messa delle 11, il parroco, don Stefano Teisa: «Ricevere la benedizione vuol dire assumersi un impegno. Vuol dire avere Dio come proprio alleato nella vita, e nel lavoro, di tutti i giorni. E la benedizione di oggi è rivolta a voi, lavoratori della terra, alle vostre famiglie e ai vostri strumenti.
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