Da poche ore il Green Pass è diventato obbligatorio anche per accedere a parrucchieri, barbieri e centri estetici.
Un’introduzione che non spaventa le 12.237 imprese che in Piemonte operano in questo settore, per un ammontare di circa 22mila addetti: «Concordiamo con la volontà, alla base del provvedimento, di tenere sotto controllo il diffondersi dei contagi e la pressione sugli ospedali oltre che di far lavorare in sicurezza gli operatori del comparto benessere e di tutelare i clienti», sottolinea Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte.
«Del resto da oltre 2 anni nella nostra regione i professionisti del settore benessere lavorano nel rispetto dei rigorosi protocolli, applicando procedure e utilizzando attrezzature che hanno richiesto un aumento nelle spese che solo in minima parte sono state ristorate – gli fa eco Stefania Baiolini, presidente nazionale Estetiste di Confartigianato Imprese – Tutto questo per garantire la sicurezza propria e soprattutto quella dei clienti, con i quali c’è un rapporto di grande fiducia. Non dimentichiamo che, proprio grazie anche all’impegno di Confartigianato, abbiamo messo a punto fin dalla tarda primavera del 2020 un protocollo per poter riaprire in sicurezza».
Non spaventa il Green Pass ma qualche motivo di preoccupazione non manca: gli operatori abusivi. Nel settore benessere il tasso di irregolarità è pari al 27,6% delle attività registrare, vale a dire 12 punti percentuali superiore alla medie delle attività commerciali.
«Ed è soprattutto in questo periodo – proseguono – che nel settore della cura della persona è allarme per il proliferare di abusivi e irregolari che offrono “servizi itineranti e a domicilio” per il taglio dei capelli, manicure e trattamenti estetici, anche per chi è sprovvisto di Green Pass. Contrastare l’abusivismo è sempre fondamentale per non danneggiare le imprese che rispettano le regole, ma anche per tutelare la salute delle persone. Ora con l’introduzione dell’obbligo del Green Pass base, è importante tenere alta la guardia perché questo fenomeno non si diffonda.»
«Chiediamo, pertanto, attenzione massima nei confronti di coloro che lavorano in modo abusivo. Confartigianato Nazionale, in occasione di una indagine condotta nel 2021, aveva evidenziato la riduzione della frequentazione di saloni e centri estetici provocata dalla pandemia. La situazione di oggi è pressoché simile e quindi è forte il rischio che le persone, non avendo il Green Pass base, si rivolgano a operatori non autorizzati che esercitano a domicilio. Per questo chiediamo con fermezza che non si ripetano situazioni controproducenti già viste in passato: parrucchieri, tatuatori e estetiste garantiscono la massima professionalità e sicurezza nei loro esercizi. Al contrario non può nuovamente succedere che gli abusivi esercitino indisturbati nelle loro case favorendo la diffusione del contagio. Serve tolleranza zero e quindi maggiori controlli e sanzioni da parte degli organismi addetti alla vigilanza, per non vanificare le disposizioni che siamo tenuti civilmente a rispettare nei nostri locali».
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