ROMA – “L’azione del Ministero è stata determinata verso un obiettivo cruciale: riportare i tempi della giustizia verso la ragionevolezza come prevede la Costituzione e l’UE. I processi troppo lunghi costituiscono un vulnus per tutti, per i condannati, per gli innocenti e soprattutto per le vittime e la società che non ottengono in tempi ragionevoli un accertamento dei fatti”. Così la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, nella sua Relazione sull’amministrazione della Giustizia al Senato. “C’è carenza di spazi adeguati e risorse umane. I grandi e nobili principi costituzionali e europei hanno bisogno di solido realismo e di pragmatica concretezza per non ridursi a vuota retorica. I grandi principi hanno bisogno di risorse, spazi, strumenti informatici funzionanti e edifici agibili. Sembrano cose scontare ma non lo sono nel nostro sistema attuale. Il ministero sta agendo in questo senso in continuità con l’operato del ministero precedente. Spettano al Ministero l’organizzazione e il mantenimento dei servizi per la giustizia” ha aggiunto.
(ITALPRESS).
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