PIEMONTE – Un imponente investimento di 740 mila euro dedicato esclusivamente al benessere scolastico degli studenti, alla formazione dei docenti per contrastare ogni forma di bullismo e cyberbullismo e al potenziamento della lingua dei segni in classe per un maggiore coinvolgimento degli studenti con disabilità. È quanto approvato dalla giunta regionale, su indicazione dell’assessore all’istruzione, per l’ampliamento dell’offerta formativa nelle scuole piemontesi da svolgersi nell’anno scolastico in corso.
A sostegno dei progetti legati al benessere scolastico saranno pari a 500 mila euro i fondi destinati, che vedranno coinvolte le scuole secondarie di II grado: l’obiettivo da raggiungere sarà lo “stare bene a scuola”, in un contesto socio-relazionale positivo, all’interno di ambienti di studio e di apprendimento stimolanti, in cui gli studenti possano essere sempre più coinvolti e partecipi per poter esprimere i loro bisogni e sentirsi valorizzati nelle proprie competenze. Per l’assessore all’istruzione il benessere scolastico, oltre ad essere un diritto, è anche una condizione prioritaria da garantire a tutti gli studenti che, mai come in questo momento, hanno bisogno di tornare a vivere il più normalmente possibile la scuola.
Sarà invece interamente destinato ai docenti il secondo intervento promosso dall’assessorato all’Istruzione, per il quale sono stati stanziati 140 mila euro da destinare a corsi di formazione dedicati alla prevenzione ed il contrasto a bullismo e cyberbullismo, con un focus rivolto esclusivamente all’utilizzo dei social. Ogni scuola, polo per la formazione, potrà presentare due progetti, finalizzati a favorire la crescita dei minori, tutelando i più fragili, e a valorizzare il benessere comune; bullismo e cyberbullismo sono diventati una vera e propria emergenza educativa e secondo l’assessore fondamentale è oggi il ruolo che i docenti hanno, insieme alle famiglie, di accompagnare i ragazzi e spiegare loro come difendersi dai pericoli che si nascondono nel web.
100 mila euro, invece, saranno dedicati alla misura per l’inclusione degli studenti sordi, attraverso l’insegnamento della LIS (la lingua italiana dei segni) in classe. Anche in questo caso, le scuole potranno presentare dei progetti in cui la LIS possa essere acquisita sia come lingua naturale di comunicazione degli studenti con disabilità, sia come seconda lingua per i soggetti udenti. Per l’assessore questo investimento è la conferma dell’attenzione che l’assessorato vuole mantenere sia per la diffusione della Lingua Italiana dei Segni sia, più in generale, per l’abbattimento tutte le barriere fisiche e linguistiche, che impediscono alle persone con disabilità di poter accedere a tutti gli strumenti utili per la loro formazione e per il loro percorso lavorativo di domani.
I bandi per la presentazione dei progetti da parte delle scuole piemontesi saranno a breve pubblicati sul sito istituzionale della Regione Piemonte.
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