AGLIÈ – Dopo il successo dell’iniziativa promossa nell’estate 2020 per consentire ai cittadini di Agliè l’ingresso gratuito ai Giardini del Castello, la Direzione regionale Musei Piemonte del Ministero della cultura, a cui afferisce il complesso museale alladiese, ha deciso non solo di rinnovare questa offerta, ma da oggi di includere anche il Parco.
I cittadini di Agliè hanno dunque diritto all’accesso gratuito ai Giardini e al Parco del Castello, semplicemente presentando in biglietteria un documento d’identità che attesti la residenza entro i confini del territorio comunale alladiese. Agli abitanti del luogo è così riservata un’ampia opportunità di fruizione della straordinaria cornice verde che circonda l’imponente maniero, esito di significativi interventi progettuali e stratificazioni storiche di rilievo. Impostati all’italiana dal conte Filippo San Martino intorno alla metà del Seicento, i Giardini si presentano caratterizzati dall’assetto voluto nel 1839 dalla regina Maria Cristina di Borbone-Napoli, vedova del re Carlo Felice.
Si tratta di una struttura complessa, articolata in tre livelli: un giardino basso con piante ad alto fusto ad ovest, un livello medio in cui sono inclusi il labirinto di siepi verso il giardino basso, il prato all’inglese a sud e il giardino dei rododendri ad est, e un piano terrazzato che ospita un giardino pensile con il Padiglione della Colombaia e le Serre. Queste ultime, utilizzate tuttora per porre al riparo diverse tipologie di piante dai rigori invernali, comprendono un susseguirsi di ambienti suggestivi, come la Citroniera, le Sale dei Bagni e la Serra Verde, tappezzata da fronde di Ficus repens. Riaperto al pubblico ad aprile dopo un anno di chiusura, il Parco è stato invece interessato da interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, dalla verifica della stabilità degli alberi, con un piano di potature e abbattimenti di piante pericolose per l’incolumità pubblica, alla pulizia di fossi e canali di irrigazione, tra cui alcuni di quelli sotterranei del sistema idraulico settecentesco ancora oggi funzionante. Al Settecento risale infatti la cosiddetta “Fontana a ferro di cavallo” con sculture in marmo di Frabosa, opera dei fratelli Ignazio e Filippo Collino, che rappresentano affluenti del Po, mentre nel secolo successivo il paesaggista tedesco Xavier Kurten fu incaricato di curare la sistemazione del parco all’inglese.
Proprio a partire dalla riapertura del Parco, la dimensione green del Castello di Agliè è stata al centro di varie attività: dal ciclo di conferenze Un’ora di verde, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e del Centro Agroinnova dell’Università degli Studi di Torino, agli itinerari a piedi e in bicicletta organizzati in occasione delle Giornate FAI di Primavera, oltre all’evento Appuntamento in Giardino, promosso da APGI-Associazione Parchi e Giardini d’Italia in parallelo con l’edizione europea di Rendez-vous aux jardins, e a un programma di visite guidate dedicato alle aree verdi.
«Tra le presenze di maggiore impatto del Canavese, il complesso del Castello di Agliè è uno degli elementi fondanti dell’identità del territorio – spiega Elena De Filippis, Direttrice regionale Musei – ed è per questo che riteniamo importante proseguire nella prospettiva di rinsaldare i legami della comunità con il patrimonio culturale e i valori della memoria che vi sono correlati, sia con collaborazioni con le istituzioni del territorio, sia con il coinvolgimento della cittadinanza. Il Covid ha cambiato le nostre abitudini e ci ha portato a riscoprire tanti luoghi vicini, siti d’arte, parchi e giardini. Sarebbe bello che i Giardini del Castello diventassero per chi vive ad Agliè un luogo in cui si sentono di casa, passeggiano e chiacchierano con gli amici, trascorrono del tempo leggendo un libro».
Prevista lo scorso anno tra le strategie per rispondere alle nuove regole della vita sociale imposte dall’emergenza sanitaria negli spazi pubblici, questa agevolazione vuole essere infatti una forma di restituzione alla collettività. «Come hanno dimostrato le iniziative che in questi mesi hanno visto protagonisti Giardini e Parco – precisa Alessandra Gallo Orsi, Direttrice del Castello – le occasioni di confronto e i percorsi di studio possono intersecare il valore dell’identità collettiva e contribuire a mantenere vivo un dialogo che viene alimentato anche dalla scelta di offrire ai cittadini alladiesi momenti di svago, relax e raccoglimento nella parte verde della residenza senza il vincolo del biglietto a pagamento». Un modo, quindi, per consolidare il senso di appartenenza della comunità locale e favorire una condivisione sempre più sentita dei valori culturali e identitari di cui è portatore il territorio.
«Un rapporto, quello tra Borgo e Castello – sottolinea Marco Succio, Sindaco del Comune di Agliè – che va rafforzandosi grazie alla sempre più stretta sinergia tra i rappresentanti ai vertici delle due istituzioni. L’evento odierno segue di poco più di un anno quello in cui si annunciava l’accesso gratuito dei cittadini alladiesi ai Giardini (quindi a una piccola parte dei territori circostanti il Castello), consentendo da oggi l’accesso alla totalità del complesso parco-giardini. Un enorme passo avanti che imprime un’accelerazione a quel processo, da me sempre auspicato, di far considerare il complesso monumentale del Castello di Agliè non solo un simbolo circondato da barriere inviolabili, ma una parte di paese concretamente vivibile da ciascun cittadino. Sarà quindi mio impegno quello di contribuire nel diffondere questa possibilità tra tutti i cittadini, con l’auspicio che questo non sia un punto di arrivo, ma un punto di rilancio che consenta di raggiungere altri importanti traguardi nella valorizzazione congiunta del nostro patrimonio culturale».
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