FORNO CANAVESE – Matteo e Alessio Usai sono due giovani ed intraprendenti gemelli fornesi che durante il primo lockdown, quasi per gioco, hanno creato la pagina facebook “Gemelli ADHD” con la totale certezza che tanti ragazzi, così come loro, si sentissero molto soli in quel periodo e che quindi i filmati e le immagini che loro pubblicavano potessero essere il modo per restare in contatto con il mondo e sentirsi meno soli. L’ingegnosità dei due ragazzi ha gettato le basi per la nascita del gruppo facebook che attualmente conta circa 4.068 membri, nonché del sito internet.
Il nome della pagina non è stata un caso. Matteo e Alessio sono affetti dalla sindrome ADHD, disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Cos’è l’ADHD? Lo abbiamo chiesto a Laura Lorenzini, Presidente dell’Associazione “Gemelli ADHD ASP” e mamma di Matteo e Alessio: «L’ADHD è la sindrome da deficit dell’attenzione che va a toccare determinate aree del cervello dove ci sono le funzioni esecutive che danno la capacità di regolare l’impulsività, l’iperattività, la disattenzione, l’organizzazione e la pianificazione. Possono esserci tre tipi di ADHD diverse: quella con prevalenza disattentiva, quella con prevalenza iperattiva, che quando il bambino è piccolo verte più sulla iperattività fisica mentre con la crescita si sposta su quella verbale, e quella combinata. Molte volte si può avere l’iperattività e la disattenzione che si può spingere alla difficoltà di pianificazione, all’organizzazione dei compiti, alla disregolazione che può essere emotiva piuttosto che di umore, alla difficoltà di capire le emozioni, prima tra tutti la rabbia. L’ADHD si presenta nel 99 per cento dei casi con disturbi specifici dell’apprendimento, plusdotazione, il DOP (disturbo oppositivo provocatorio), disturbi dell’umore per arrivare, se non trattate con le giuste terapie, a disturbi della condotta sino alla possibilità di soffrire di depressione andando più avanti con la crescita».
Questa sindrome, come per i disturbi dell’apprendimento, quali dislessia, disortografia, discalculia e disgrafia, si diagnostica seguendo le linee guida stabilite e criteri standardizzati.
Laura, attraverso la pagina e il gruppo Facebook, oltre che il sito internet e la rivista “CambiaMenti”, si dedica quotidianamente ai suoi figli e a tutti i bambini che ogni giorno lottano con coraggio contro i disturbi del neurosviluppo e i disturbi specifici dell’apprendimento. «Abbiamo creato tutto questo per supportare e sostenere nella quotidianità le famiglie ed i bambini che necessitano di aiuto da parte di professionisti specializzati che possono offrire le loro consulenze e la loro esperienza lavorativa online in tutto il territorio nazionale. Vengono proposte numerose possibilità studiate in base alle esigenze e necessità di ogni singolo individuo. La consapevolezza e la condivisione sono alla base dell’accettazione e della creazione di soluzioni. Tramite i nostri professionisti è possibile avere consulenze per bambini e famiglie, percorsi di parent training, teacher training e child training in supporto alla genitorialità, agli insegnanti e ai bambini, materiali per creare potenziamento nei bambini, screening per una valutazione precoce, laboratori con attività ludiche oltre al contatto diretto con i professionisti o tramite soluzioni su misura».
Ma i progetti della tenace Laura non sono certo finiti qua. Quello che l’Associazione ADHD vorrebbe realizzare è la creazione di una biblioteca-ludoteca nel territorio canavesano che possa fungere da supporto ai bambini e ragazzi che tutti i giorni si trovano costretti a combattere contro queste difficoltà. «Abbiamo raccolto tantissimo materiale, come libri e giochi, che però necessitano di essere collocati presso una sede ed è per questo che, già nelle settimane scorse, ho avuto degli incontri con alcuni amministratori canavesani per trovare una sala che ci potesse ospitare. Essendo un’associazione non a scopo di lucro non vantiamo grandi risorse economiche che ci permettano di prendere in locazione un immobile ed è per questo che mi rivolgo a chiunque avesse la possibilità di darci una mano. Parlando di progetti questo è solo il primo. Infatti, il mio sogno sarebbe quello di realizzare un centro diagnosi e supporto in Canavese con l’ausilio delle varie figure professionali indispensabili per un iter diagnostico e di supporto, come psichiatri, psicologi, logopedisti, neuropsicomotricisti e, non per ultimo, avvocati che possano consigliare i genitori di questi ragazzi sotto l’aspetto legale e burocratico. Ancor di più visto i tempi biblici che ha la nostra ASL nello screening ADHD e DSA, a causa della grande quantità di pazienti che si trovano ad avere. Ovviamente riusciremo a realizzare tutto ciò in futuro quando le risorse economiche ce lo permetteranno».
Mi sento anch’io da mamma di due figlie DSA e che quindi vive quotidianamente il problema della difficoltà dell’apprendimento di lanciare un appello a tutte quelle amministrazioni comunali che abbiano a disposizione un locale che non usano (e so che ci sono) e destinarlo a quest’associazione e a questi bambini e ragazzi che, insieme, possono fare sicuramente la differenza. Chi fosse interessato può contattare la Sig.ra Laura Lorenzini al 349-4661194, visitare il sito web www.gemelliadhd.it o scrivere a pr@gemelliadhd.it
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