PIEMONTE – Sono arrivati nel tardi pomeriggio di ieri, giovedì 9 settembre, al magazzino della Regione Piemonte di Momo (Novara), i primi 33.600 test salivari per il Covid.
In totale ne sono stati acquistati 1,2 milioni e verranno usati per lo screening nelle scuole elementari, perché consentono di monitorare i bambini con il semplice prelievo della saliva e quindi sono meno invasivi dei tradizionali test da inserire in gola e nel naso. La stessa attenzione sarà successivamente riservata agli anziani.
Intanto la Commissione Tecnico Scientifica di AIFA (CTS), riunita il 7,8 e 9 settembre, ha espresso il proprio parere sulla somministrazione di dosi di vaccino aggiuntive, rispondendo ai quesiti posti dal Ministero della Salute. La CTS osserva che la priorità della campagna vaccinale rimane il raggiungimento di un’elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli attualmente autorizzati per ridurre la circolazione del virus e lo sviluppo di varianti e prevenire efficacemente l’insorgenza di patologia grave e di decessi.
La CTS ritiene appropriato, in attesa dell’autorizzazione di EMA, rendere disponibili i vaccini Pfizer (Comirnaty) e Moderna (Spikevax):
come dose addizionale di vaccino COVID-19, dopo almeno 28 giorni dall’ultima somministrazione, a completamento del ciclo vaccinale nei soggetti adulti e adolescenti di età maggiore ai 12 anni (vaccino Pfizer) o naggiore ai 18 anni (vaccino Moderna) in condizione di immunosoppressione clinicamente rilevante. Rientrano nella suddetta categoria i trapiantati di organo solido e i soggetti che presentino, sulla base della valutazione clinica, un livello di immunocompromissione assimilabile.
come dose booster, al fine di mantenere una efficace risposta immune al vaccino dopo il completamento del ciclo vaccinale, dopo almeno 6 mesi dall’ultima somministrazione, agli over 80 anni e nei soggetti ricoverati nelle RSA. Tale opzione può essere resa disponibile anche agli operatori sanitari, a seconda del livello di esposizione all’infezione, del rischio individuale di sviluppare forme gravi di COVID-19 e in accordo alla strategia generale della campagna vaccinale.
Per la dose aggiuntiva si prevede di somministrare uno dei due vaccini a mRNA autorizzati in Italia (Pfizer e Moderna).
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