RIVAROLO CANAVESE – I volontari della Croce Rossa, Comitato di Rivarolo Canavese, non si sono fermati neanche quest’estate. Oltre al normale servizio sanitario, alcuni volontari si sono “trasformati” in imbianchini, offrendo una nuova “vita” alla facciata della sede.
“Da parecchi anni – spiega il Presidente Roberto Cosola – accogliamo dei volontari, persone che si sono messe nei guai con la giustizia inviate dal Tribunale per svolgere i lavori socialmente utili. A volte, tra di loro, ci sono delle professionalità. Questa volta c’è una persona che di professione fa il decoratore, e che ha potuto consigliarci sui materiali da utilizzare e lavorare con alcuni volontari che si sono prestati, per rinnovare la facciata della sede.”
Uno dei lavori che, dopo diversi anni, andava fatto.
“Piano piano, ogni tanto, eseguiamo alcuni piccoli lavori di risistemazione della sede. – Prosegue Cosola – Oltre alla facciata abbiamo anche verniciato le inferriate. Ora abbiamo in progetto di rinfrescare la cucina interna, cogliendo occasione del fatto che ci hanno donato una cucina più completa di quella che avevamo, quindi, dopo aver smontato quella vecchia e prima di montare quella “nuova”, imbiancheremo anche quella stanza.”
Ci sono lavori invece, che purturoppo i volontari non posso fare da soli, come il tetto.
“Imbiancando la facciata, è riemerso un problema di cui eravamo già a conoscenza: il tetto da rifare.
Al momento abbiamo deciso di rifare la guaina sopra la facciata, perchè il “volontario professionista” ci ha giustamente detto che se non la sistemiamo, alle prime piogge, il muro verrà bagnato, facendoci tornare al punto di partenza nel giro di un paio di mesi. Quindi abbiamo contattato una ditta perchè non è una cosa che possono fare i volontari. Il tetto, però, sarebbe tutto da rifare, perchè non è in buono stato e può, con il tempo, diventare pericoloso. Solo che rifare il tetto costa. Ci attiveremo per riuscire a trovare finanziamenti e fondi per poterlo fare. È necessario.”
Cosola ha concluso ringraziando i volontari che si impegnano costantemente anche in queste cose.
“Un rinnovamento costante e silenzioso come il nostro operato – aggiunge Paolo Gaddò – in quanto responsabile della sede è un orgoglio sia per me che per il nostro gruppo di lavoro.”

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