TORINO – Per la prima volta in Italia un robot ha eseguito un impianto di protesi di ginocchio anatomica con risparmio dei crociati, presso l’ospedale Cto della Città della Salute di Torino.
L’intervento è stato eseguito dal dottor Luigi Sabatini della Chirurgia del ginocchio del reparto di Ortopedia e traumatologia universitaria (diretto dal professor Alessandro Massè), del Dipartimento di Ortopedia traumatologia e riabilitazione (diretto dal professor Giuseppe Massazza) su un paziente di 66 anni, affetto da gonartrosi tricompartimentale del ginocchio destro. La patologia, che non rispondeva a trattamento conservativo e limitante la normale deambulazione del paziente, ha richiesto la sostituzione protesica. Considerata l’età e la richiesta funzionale del paziente è stata scelta, invece di un impianto tradizionale, la protesi anatomica con risparmio dei crociati, così da poter riprodurre al meglio la normale cinematica del ginocchio del paziente. L’intervento si è svolto senza complicazioni. Il paziente già in prima giornata ha recuperato una buona funzionalità e movimento del ginocchio operato ed ha potuto iniziare celermente il percorso riabilitativo.
L’innovazione dell’intervento in oggetto riguarda l’utilizzo di una protesi di ginocchio di nuova concezione, “anatomica”, che consente di ripristinare la normale geometria del ginocchio ed il nativo allineamento articolare. L’impianto consente inoltre di mantenere entrambi i legamenti crociati (anteriore e posteriore), che nella tradizionale attività protesica vengono normalmente sacrificati (o entrambi, o il crociato anteriore). L’intervento con l’utilizzo di questa protesi di nuova concezione è stato eseguito con l’ausilio della tecnologia robotica.
L’incidenza della patologia artrosica di ginocchio è in forte crescita nella nostra popolazione e presenta pazienti con un’età media sempre minore. Gli interventi di protesizzazione del ginocchio sono e saranno nel prossimo futuro sempre più richiesti
La chirurgia protesica di ginocchio ancora oggi, a fronte di una sopravvivenza di impianto ormai soddisfacente, nel 20% dei casi non riesce ad accontentare le richieste funzionali dei pazienti, a maggior ragione in quei pazienti giovani con importanti richieste funzionali.
L’utilizzo di nuovi impianti “cinematici” e la tecnologia robotica è oggi la risposta più innovativa che il chirurgo può fornire nel trattare questa patologia. L’obiettivo è quello di dare all’impianto protesico la stessa funzionalità del “ginocchio nativo”, obiettivo che rappresenta la nuova frontiera nella ricerca della chirurgia protesica di ginocchio.
L’unicità dell’intervento, primo del suo genere in Italia, risiede nel fatto che la protesi a risparmio dei crociati, già utilizzata per casi particolari dallo stesso dottor Sabatini, è stata questa volta impiantata con l’utilizzo della tecnologia robotica, tecnologia che aiuta il chirurgo nel corretto posizionamento delle componenti ed in particolare in questo impianto nel risparmio dei due legamenti crociati.
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