TORINO – Noleggia un’auto per compiere furti. L’attività di indagine nata in seguito alle diverse denunce di furto con destrezza sporte presso i Commissariati di Borgo Po e San Secondo, hanno portato dopo un’attività di indagine all’esecuzione di un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, disposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, Dott.ssa Patrizia Gambardella, a carico di un cittadino algerino di 36 anni.
L’uomo utilizzava sempre lo stesso modus operandi: alla guida di un’autovettura a noleggio, sempre della stessa società, adescava le sue vittime in strada, nella maggior parte dei casi si avvicinava a donne sole in procinto di parcheggiare. Con la scusa di chiedere informazioni stradali, le distraeva consentendo ad un complice di aprire la portiera lato passeggero o posteriore e rubare le borse con gli effetti personali riposte sui sedili. Le persone raggirate, private quasi sempre anche del telefono cellulare, non potendo tempestivamente bloccare le carte di credito, a volte subivano anche l’utilizzo indebito delle loro carte. In uno dei casi denunciati erano stati effettuati prelievi fraudolenti per un ammontare di 1250 euro.
Gli investigatori dei due Commissariati sono riusciti ad acquisire il nome di chi aveva noleggiato le auto e, attraverso il sistema di localizzazione integrato sulle autovetture noleggiate, le mappe dettagliate delle posizioni delle diverse autovetture utilizzate. In questo modo, gli agenti, hanno avuto riscontro sia su circostanze di tempo e di luogo, che sul nominativo della persona ricercata che ha trovato successiva conferma nel riconoscimento fotografico effettuato dalle vittime.
Gli agenti dei Commissariati San Secondo e Borgo Po hanno eseguito la misura cautelare. Il trentaseienne, con diversi precedenti specifici, è stato fermato, proprio alla guida di un veicolo noleggiato, in via Madama Cristina angolo via Monti. Sebbene l’uomo si sia rifiutato di indicare la sua residenza, i poliziotti sono riusciti, attraverso ulteriori accertamenti, a trovare il suo alloggio. Nel suo appartamento, nel quartiere San Paolo, gli agenti hanno trovato, all’interno di una tasca ricavata in un pouf contenitore, 71300 euro suddivisi in 3 mazzette, oltre a un dispositivo GPS, un telefono di vecchia generazione, un libretto di assegni non intestato e un portadocumenti in pelle oggetto di denuncia di smarrimento.
Sono in corso ulteriori approfondimenti di indagine per casi analoghi.
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