Prima di entrare nel vivo dell’intervista, vorrei riportare qui fedelmente le numerose deleghe del Vice Ministro, già solo per far comprendere ai molti lettori la complessità di un Ministero importante come il Mise, meglio conosciuto come Ministero per lo sviluppo economico:
– Al Sottosegretario Gilberto Pichetto Fratin sono delegate le funzioni relative alla politica industriale, alle politiche per le piccole e medie imprese, all’Industria della difesa, agli incentivi alle imprese, nonché le iniziative e le attività relative al Made in Italy e alle industrie creative, al commercio e libero servizio e all’artigianato. Inoltre sono delegate le iniziative e le attività relative al servizio postale universale e al mercato postale, alla materia dei servizi assicurativi, alla normativa in materia di assicurazione, ai rapporti con Ivass e alla vigilanza sui fondi Consap.
Sono altresì delegate la trattazione e l’attuazione delle iniziative nelle materie relative al mercato, alla tutela e alla promozione della concorrenza e alla normativa in materia di liberalizzazioni, semplificazione amministrativa, politiche per il consumatore, vigilanza e normativa tecnica, nonché la vigilanza sulle Camere di Commercio, loro unioni e Aziende speciali, Unioncamere e sistema camerale. Inoltre sono delegate le iniziative e le attività relative alla lotta alla contraffazione, al raccordo istituzionale in materia anche a livello internazionale, alla promozione e valorizzazione dei titoli di proprietà industriale, brevetti, marchi e le iniziative e politiche di avvicinamento tra il mondo della ricerca e quello delle imprese.
Elencate tutte le deleghe, vorrei ora descrivere in poche parole il Vice Ministro come qualcuno lo ha definito: “Uomo dei conti e con grande conoscenza del mondo produttivo!”
Domanda: Gilberto, a te la parola per descrivere le esperienze pregresse.
Risposta: Ho avuto davvero tanti ruoli nella mia vita, sono stato Consigliere comunale, Vice Sindaco, Consigliere regionale, Assessore Vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte.
Domanda: Ti aspettavi questa nuova nomina?
Risposta: No, il ruolo di Vice Ministro lo considero un punto di arrivo e non nego di esserne molto contento.
Domanda: Cosa vorresti fare adesso con il tuo prestigioso incarico?
Risposta: Intendo operare bene nell’ interesse generale. Certo, non ti nascondo che, con le forze politiche tanto diverse come quelle attuali al Governo, tutto è più complicato.
Ma non amo i proclami e non mi sento di affermare che spaccherò tutto ma solo che farò tutto il possibile per vedere di risolvere i problemi che ci sono.
Domanda: Certo è che un Governo tanto eterogeneo, crea qualche dubbio sulla sintonia piena. Non trovi?
Risposta: Il Governo è nato unito nel programma e sui punti necessari: 1) uscire dalla pandemia 2) Creare le condizioni per far riprendere l’economia perché la nostra realtà è molto ingessata.
Domanda: Cosa intendi per “Realtà ingessata”?
Risposta: L’Italia ha ancora un nord ed un sud anche a livello economico. È naturale che le aspettative siano diverse se una nazione è divisa. La sfida è quella di riportare l’Italia ai grandi investimenti e queste sono sfide da raccogliere, ma dobbiamo essere impegnati tutti. Dobbiamo accompagnare le nostre imprese a rimodernarsi, serve fantasia, vivacità e coraggio. Ogni Paese cresce se vi è la condivisione di tutti.
Domanda: Molto interessante è il concetto di condivisione da parte di tutti, puoi spiegarlo un pochino di più?
Risposta: Il Governo ha bisogno anche di coloro che possono incidere sullo stato d’animo, tipo i Sindacati, i Media e possono fare molto. Ad esempio, se vogliamo il Recovery solo come temporaneo sollievo per avere dei fondi a disposizione, non facciamo un vero investimento. Servono grandi progetti.
Domanda: È abbastanza evidente che tu voglia vedere realizzati progetti e migliorie concrete per l’Italia.
Risposta: Sì. E ritengo che non sia un pensiero brutto il ritenere che lo Stato debba partecipare su alcuni settori produttivi, noi possiamo mettere i soldi per produrre acciaio (ad esempio) ma ci costerebbe molto di più non produrlo ed andarlo a comprare.
È Politica economica, questa. Sono dunque d’accordo sull’ intervento dello Stato sull’Ilva.
Domanda: Le tue idee che vorresti tradurre in realtà da Vice Ministro?
Risposta: No, questo è un gioco di squadra, le decisioni sono del Governo tutto. Abbiamo approvato un documento di Economia e Finanza tutti insieme ed è il programma di Governo.
Domanda: Almeno illustraci i settori su cui vuoi incidere in modo particolare.
Risposta: Politiche industriali. Commercio. PMI.
Domanda: In questo periodo, il Vostro lavoro su cosa punta, intendendo nel suo insieme?
Risposta: Dobbiamo risolvere la crisi economica, sanitaria e sociale.
Domanda: Sarò insistente ma ti chiedo come potete lavorare in piena sintonia con forze politiche tanto diverse?
Risposta: Dobbiamo sforzarci sulle cose che ci uniscono e non su quelle che ci dividono.
Non tutto è rose e fiori ma, fino ad ora, abbiamo dato prova di confronti e discussioni che poi vengono mediate.
Domanda: Come sono i rapporti con l’opposizione?
Risposta: Sono rapporti cordiali e di collaborazione. Ti informo anzi che, dopo di te, ho appuntamento con un esponente dell’Opposizione, ricordati che non tutto divide.
Domanda: I tanti lettori del giornale vorranno sapere cosa fa il Vice Ministro a casa. Quali sono i tuoi hobby.
Risposta: Taglio l’erba ed obbedisco a mia moglie. Sono quarantadue anni di cieca obbedienza e cinquantadue di legame con la mia signora.
Domanda: Mi fai morire dal ridere per la tua affermazione sulla cieca obbedienza a tua moglie.
Risposta: Sì, pensa che ho sei nipoti, a breve, saranno otto. Quando i nipoti litigano, mi dicono: “Vai a casa della nonna!” Cioè io vengo spedito non a casa mia ma a casa di mia moglie, capisci chi è la vera padrona di casa?
Domanda: So che sei del segno del capricorno, immagino sarai un abitudinario cronico. Sbaglio?
Risposta: Non sbagli.
Domanda: Lasciaci con una tua abitudine, dunque.
Risposta: Guardare le partite della Juventus.