Simpatico, disponibile come pochi, ho finito con il definirlo: “L’uomo dai mille ingegni”, ovviamente lui presiede l’Ordine dei Commercialisti di Biella ed ha uno Studio che esercita dal 1957.
Domanda: A te che hai davvero tanti e prestigiosi incarichi spetta l’onere di raccontarli ai tanti lettori del giornale.
Risposta: Sono Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Biella e del coordinamento degli Ordini dei Commercialisti del Piemonte e Valle d’Aosta e della Fondazione italiana di Giuseconomia.
Domanda: La tua attività spazia fino ad arrivare al settore editoriale. Raccontaci ancora qualcosa al riguardo.
Risposta: Sono ovviamente Commercialista, Revisore legale, Consulente tecnico del Tribunale, Revisore di Enti locali, giornalista pubblicista e ci tengo molto a ricordarlo, sono anche Direttore della rivista di cultura economica e giuridica a diffusione nazionale. La rivista si chiama “Il Commerci@lista e l’Avvoc@to “.
La Fondazione italiana di giuseconomia è nata diversi anni fa per pubblicare le due riviste.
Domanda: Non sapevo che esistesse anche la Fondazione che hai menzionato.
Risposta: È una Fondazione di dottori Commercialisti ed Esperti contabili, un Ente culturale senza scopo di lucro fondato e presieduto dal sottoscritto con lo scopo di diffondere il pensiero economico.
Una Fondazione che segue la formazione e le problematiche sia di diritto che di economia.
Domanda: Sei il titolare delle due riviste?
Risposta: No, sono il direttore. Essendo anche giornalista pubblicista.
Domanda: Siete, come rivista anche su Facebook?
Risposta: Sì. Ed abbiamo circa 50000 follower. Una Rivista che esce dieci/dodici numeri l’anno, raggiunge complessivamente circa 80000 lettori ogni anno.
Domanda: Come e quando nasce la Rivista?
Risposta: Nasce come scommessa circa dieci anni fa, è una rivista inclusiva di cultura, non di aggiornamento professionale per cui i contributi non riguardano gli aspetti della professione ma la cultura professionale, infatti vi scrivono Magistrati, Politici, Commercialisti, Avvocati, Docenti universitari.
Domanda: Il sito della Rivista?
Risposta: http://www.gruppoarealavoro.it/rivista/
Domanda: Ho la netta sensazione che a te piaccia molto occuparti di più cose.
Risposta: Sì perché la cultura deve essere generale, un buon medico, ad esempio, dovrebbe spaziare. Più la professione è sociale, meglio è. Un professionista che fa l’ingegnere, se ha una cultura anche umanistica, è meglio, non si può non guardare oltre l’ingegneria.
Domanda: Immagino dunque che la tua formazione non sia standard, tipo: Liceo scientifico, poi laurea in Economia e Commercio. Mi sbaglio?
Risposta: Infatti ho fatto il liceo classico per poi laurearmi in Economia e commercio, aggiungo poi di provenire da una famiglia di Magistrati e di essermi preso una seconda laurea in Scienze della comunicazione.
Domanda: È chiaro che hai un percorso di studi decisamente originale. Qualche hobby?
Risposta: Sono appassionato di numismatica, di storia, ho insegnato storia delle religioni.
Domanda: Hai avuto anche incarichi politici?
Risposta: No. Sono stato liquidatore della nostra Provincia.
Ho avuto ed ho ogni tanto incarichi pubblici di servizio oltre ad essere Consulente della Regione Piemonte.
Domanda: Soddisfazioni?
Risposta: La nostra Rivista è una soddisfazione tutta culturale e professionale di aver creato una cosa dal nulla, una cosa che non mi sarei mai aspettato i primi anni, tantissimi follower.
Domanda: Domanda di rito dato il periodo: “Come avete vissuto questo periodo di pandemia?”
Risposta: Male. L’insicurezza e l’incertezza del futuro sono la cosa peggiore.
Incertezza su come reagirà la nostra salute, la nostra economia, è una situazione che non aiuta nessuno.
Il gastroenterologo e lo Psichiatra sono i professionisti che lavorano di più ora perché la gente è stressata e si rischiano malattie a catena.
Viviamo di insicurezza totale quando si dovrebbe vivere con la libertà dalla paura.
Domanda: Scrivi molto, anche libri?
Risposta: Ho scritto le mie noiose materie di economia, un saggio “Vino e Religioni”, un libro di racconti fantascientifici, uno di racconti umoristici.
Insomma, ho pubblicato tante cose.
Domanda: Il tuo ultimo lavoro letterario?
Risposta: “La coltre opaca della sera” si tratta di racconti horror, surreali più che altro.
Il libro più letto è stato, ad oggi: “Vino e Religioni”. Rapporti tra il vino e le tre grandi religioni monoteiste.
Domanda: Cosa vorrebbe il Commercialista in genere?
Risposta: Secondo me, è uno che vorrebbe un fisco semplice ed equo mentre la realtà è ben diversa. Vorrebbe un mondo economico libero da lacci, burocrazia, tipo il modello anglosassone.
In Italia, l’Impresa è vincolata da un serie di pregiudizi che non esistono nella cultura anglosassone. Il Commercialista medio vorrebbe libertà economica e fisco equo. La burocrazia stanca notevolmente tutti, anche i Commercialisti.