BORGARO TORINESE – Ricordare per non dimenticare. Con questo obiettivo, il gruppo Alpini di Borgaro ha commemorato la figura del caporal maggiore Giuseppe Borello, comandante di squadra mitraglieri, medaglia d’argento al valore militare, morto in Albania, a quota mille metri, sul fronte greco del Monte Golico, dopo essere stato gravemente ferito il 28 febbraio 1941.
I resti di Borello riposano a Bari, al Sacrario “Caduti d’oltremare”.
A distanza di 80 anni esatti da quei tragici accadimenti, le “Penne Nere” borgaresi si sono radunate domenica scorsa, 28 febbraio, al Mausoleo dei Caduti di Borgaro, all’interno del cimitero cittadino, per poi proseguire con la “Preghiera dell’Alpino” e la Santa Messa in parrocchia.
Alla cerimonia era presente anche l’assessore Eugenio Bertuol che ha ricordato come gli Alpini siano “da sempre un punto di riferimento per la nostra cittadina. Una ricchezza, un valore aggiunto. La figura di Giuseppe Borello rappresenta un orgoglio per Borgaro: ha servito la patria in armi, alla pari delle migliaia di Alpini che ancora oggi servono l’Italia in tempi di pace. Dell’Alpino ti puoi sempre fidare: se c’è bisogno, lui arriva. Il gesto odierno, di ricordo, non è da sottovalutare. Gli Alpini hanno dimostrato, ancora una volta, come abbiano nel dna il culto della memoria”.
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