CANAVESE – Le ormai ben note vicende pandemiche, che tanto hanno colpito anche il nostro territorio, sono cosa ben nota e non necessitano certo di presentazione. In tutte le fasi dell’emergenza la Croce Rossa Italiana ha garantito con i suoi Volontari e Dipendenti il proseguimento dei servizi sociali e di emergenza, riuscendo a rispondere alle esigenze assistenziali del territorio anche con l’attivazione del progetto nazionale “il tempo della gentilezza”.
E’ inutile negarlo, sono stati mesi difficili, pesanti sia fisicamente che mentalmente. La volontà di voler continuare ad “esserci sempre” ha però prevalso sui giusti timori dei soci che, con tutte le cautele del caso e grazie all’adozione dei protocolli sanitari opportuni, hanno risposto in maniera commovente alle necessità della popolazione. Tutti e 10 i Comitati attualmente operanti sul territorio canavesano (Agliè, Castellamonte, Cuorgnè, Ivrea, Rivarolo, San Francesco al Campo, San Giorgio Canavese, Settimo Vittone, Strambino, Pont Canavese) non hanno infatti mai
cessato il loro servizio, nonostante le difficoltà e la necessità di adeguarsi velocemente alla nuova situazione.
Ed è stata quindi accolta con grande soddisfazione la notizia che anche i Volontari operanti nel socio-sanitario, come quelli della Croce Rossa, sono stati inseriti negli elenchi del personale da sottoporre a vaccino, immediatamente a seguire i sanitari professionisti (medici, infermieri, oss, ecc).
Croce Rossa stessa è promotrice della campagna vaccinale su tutto il territorio nazionale.
La possibilità di essere vaccinati è stata offerta, per il tramite dell’ASL TO4, ai volontari della Croce Rossa Italiana attivi nei 10 Comitati canavesani, per offrire a loro un importante strumento di tutela verso se stessi e nei confronti anche degli stessi assistiti. Ricordiamo infatti come la Croce Rossa canavesana sia in prima linea nel trasporto di pazienti positivi o potenzialmente tali, sia in servizi di emergenza 118 che per attività di trasferimento programmato per visite, ricoveri a assegnazione a nuove strutture. La vaccinazione è stata ovviamente proposta in forma
totalmente facoltativa e volontaria, ma ad oggi sono stati già più di 550 in volontari e dipendenti CRI dei 10 Comitati ad aver ricevuto la prima dose del vaccino, mentre la procedura è ancora in corso per altri soci, secondo le calendarizzazioni previste dall’ASL.
Uno strumento sentito quindi come importante, per proteggersi e per proteggere. E per poter sperare di ritornare presto a una normalità tanto sperata. Nel mentre i comitati CRI del canavese ci sono, sempre e per tutti.
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