CANAVESE / PIEMONTE –Vaccino: domani la consegna di altre 40mila dosi, anche a Ivrea, Ciriè e Chivasso

Era prevista per oggi ma per motivi logistici dovuti alla neve è slittata

CANAVESE / PIEMONTE – Arriveranno domani, mercoledì 30 dicembre, le altre 40mila dosi di vaccino in Piemonte. La consegna era prevista per oggi, ma la neve ha creato problemi, da qui il rinvio.

CANAVESE / PIEMONTE –Vaccino: domani la consegna di altre 40mila dosi, anche a Ivrea, Ciriè e Chivasso

Le 41 scatole, ognuna contenente 975 dosi, vengono distribuite agli hub territoriali per continuare con la somministrazione al personale delle aziende sanitarie e agli operatori e ospiti delle RSA, ovvero i destinatari della Fase 1. In tutto sono 195.000, ed i 2/3 hanno già espresso la loro adesione.

Questo il dettaglio della ripartizione:

9 scatole e 8775 dosi per gli ospedali di Chivasso, Ciriè, Ivrea, Moncalieri, Orbassano, Pinerolo e Rivoli e le Rsa;
9 scatole e 8775 dosi per gli ospedali e le Rsa di Torino;
5 scatole e 4875 per gli ospedali di Alessandria, Casale, Novi Ligure e Tortona e le Rsa;
3 scatole e 2925 dosi per gli ospedali di Asti e Nizza Monferrato e le Rsa;
2 scatole e 1950 dosi per l’ospedale di Biella e le Rsa;
6 scatole e 5850 dosi per gli ospedali di Cuneo, Mondovì, Savigliano, Verduno e le Rsa;
3 scatole e 2925 dosi per gli ospedali di Novara e Borgomanero, l’Asl e le Rsa;
2 scatole e 1950 dosi per gli ospedali di Domodossola e Verbania e le Rsa;
2 scatole e 1950 dosi per gli ospedali di Vercelli e Borgosesia e le Rsa.

“Riceveremo circa 40.000 dosi a settimana per completare la Fase 1 della campagna vaccinale – precisa l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi – La macchina organizzativa è già pronta per riceverle ed è stata testata con ottimi risultati nel Vax Day”.

“Le scatole – aggiunge Vincenzo Coccolo, commissario generale dell’Unità di crisi della Regione Piemonte – arrivano direttamente negli hub territoriali e il personale del sistema regionale di Protezione civile provvede a consegnare le dosi necessarie ai presidi sanitari territoriali e alle Rsa”.

Riguardo al consenso degli ospiti delle Rsa, il commissario dell’Area giuridico-amministrativa Antonio Rinaudo chiarisce che “stiamo lavorando con il Ministero della Salute per risolvere a livello nazionale il problema del consenso informato per chi non ha un rappresentante legale ma è in una situazione di cosiddetta incapacità naturale. Il tema è complesso, ma estremamente importante e delicato se pensiamo che solo in Piemonte coinvolge 10.000 persone che se questa criticità non verrà risolta non potranno essere vaccinate”.

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