CANAVESE – Si pone alcune domande Nursind, il Sindacato delle Professioni infermieristiche, circa le 73 unità infermieristiche che dovrebbero prendere servizio nel 2021 presso l’Asl To4.

“Con le assunzioni Infermiere di famiglia e comunità protagonista del futuro, la Regione è in ritardo. – Dichiara Giuseppe Summa – Con il DL 34/2020 successivamente convertito con la Legge 77/2020, è stata prevista l’acquisizione di 8 infermieri di famiglia e comunità ogni 50000 abitanti. Considerato quindi i numeri dell’Alto4, dovrebbero prendere servizio dal 1 gennaio 2021, 73 unità infermieristiche a tempo indeterminato. Eppure nonostante l’ ASL TO4 abbia previsto il numero di unità utile al fine di raggiungere l’obiettivo previsto dalla normativa, la stessa azienda non ha potuto inserire i 73 infermieri all’interno del piano del fabbisogno di personale. Le motivazioni risiedono nel fatto che i tetti di spesa stabiliti dalla Regione a favore dell’azienda, sono rimasti praticamente immutati”.
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“Per questo come Nursind – prosegue Summa – abbiamo scritto immediatamente all’azienda chiedendo di inserire ugualmente le 73 unità all’interno del piano 2021, considerato che il Governo ha stanziato specifiche risorse economiche a favore delle Regioni. Soprattutto ci chiediamo come saranno acquisite le 73 unità considerato che il 1 gennaio è ormai alle porte, non è presente una graduatoria infermieristica a tempo indeterminato e che quella a tempo determinato di 36 mesi è inspiegabilmente ferma. Insomma, l’ ennesimo e imbarazzante pasticcio di un Assessorato che ha ormai dimostrato la sua incapacità e inadeguatezza nella gestione di questa pandemia.”
“Fra l’altro siamo curiosi di conoscere – conclude – come l’ ASL TO4 utilizzerà i soldi risparmiati delle assunzioni a tempo indeterminato non effettuate nel 2020. Infine ad aggravare ancor di più la carenza di personale in azienda, si è messa una DGR del 1 Dicembre che prevede in maniera assolutamente illegittima, l’utilizzo di OSS e infermieri presso le RSA, svuotando colpevolmente gli ospedali che a breve dovranno scontrarsi con l’arrivo dell’influenza, della terza ondata covid e dell’impegno legato alla vaccinazione.”
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