PONT CANAVESE – Un aiuto ai cittadini pontesi in difficoltà. È questo l’obiettivo della raccolta alimentare organizzata dalla Croce Rossa Comitato di Pont Canavese in collaborazione con il gruppo Alpini locale.
Questa mattina, in piazza Craveri, è stato allestito il banchetto per la raccolta.
“Abbiamo accolto con entusiamo l’iniziativa della Croce Rossa – afferma Guido Roberto, Gruppo Alpini di Pont Canavese – perchè ci sono persone che si trovano in seria difficoltà. E sono orgoglioso della risposta che sanno sempre dare i pontesi alle iniziative di solidarietà.”
Un modo per sentirsi vicini in questo Natale diverso dal solito. Così come andare a portare un calendario e un piccolo pensiero agli ospiti della casa di riposo, iniziativa portata avanti questa mattina dal Comitato locale di Croce Rossa unitamente ad alcuni consiglieri comunali.
“Un gesto per sentire che siamo loro vicini – spiegano il Presidente del Comitato Maurizio Rastello e il vice Presidente Eugenio Reinaudo – questa mattina siamo anche andati a portare gli auguri al nostro socio più anziano, 90 anni. È uno dei soci fondatori e volevamo mostrargli il nostro affetto”.
Un anno lungo e difficile per tutta la Croce Rossa Italiana. “Vogliamo ringraziare i nostri volontari, tutti, dai più giovani ai più anziani – prosguono Rastello e Reinaudo – perchè si sono trovati ad affrontare un’emergenza nuova, quella del Coronavirus, è hanno agito con impegno e grande determinazione, nonostante le difficoltà di operare in determinate condizioni.”
La Croce Rossa Comitato di Pont Canavese ha collaborato, e collabora tuttora, con l’Unità di Crisi dell’Unione Montana Valli Orco e Soana e con l’Unione Montana Gran Paradiso, nonché con tutti i Comuni delle Valli.
“Ringraziamo i Sindaci e tutti i Presidenti delle Unioni – concludono – e speriamo che l’emergenza finisca al più presto, e che l’ospedale di Cuorgnè venga riconvertito. Ora è solo Covid Hospital, quindi dobbiamo portare i pazienti nei Pronto Soccorso di Ivrea o Ciriè ed è veramente pesante per i nostri volontari, soprattutto se effettuano un servizio nelle valli. Il tempo di raggiungere l’ospedale, tornare indietro e poi sanificare tutto rende ogni servizio veramente lungo. Auguriamo che la pandemia cessi al più presto.”
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