giovedì 28 Marzo 2024

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LANZO – Si amplia l’offerta formativa dell’Istituto “Federico Albert”

Dal 2021-2022 sarà avviato l’istituto tecnico tecnologico Agrario per la formazione di figure con competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e di valorizzazione del settore agrario

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LANZO – Si amplia l’offerta formativa all’istituto “Federico Albert” di Lanzo. Dal 2021-2022 sarà avviato l’istituto tecnico tecnologico Agrario per la formazione di figure con competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e di valorizzazione del settore agrario.

LANZO – Si amplia l'offerta formativa dell'Istituto “Federico Albert”

L’articolazione proposta, “Produzioni e trasformazioni”, approfondirà le problematiche collegate all’organizzazione delle produzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie. In cantiere un progetto innovativo, la “Serra idroponica fuori suolo”: la coltivazione idroponica in serra è la chiave per un’agricoltura sostenibile, perché permette un altissimo risparmio di acqua, grazie all’irrigazione a goccia e al recupero dell’acqua piovana, all’utilizzo efficiente dei concimi e al maggiore controllo delle variabili fitosanitarie. A tal fine si sta progettando una serra di circa 500 m² in un’area attigua all’Istituto. Soddisfazione nello storico istituto lanzese diretto dal professore Giorgio Vincenzo Minissale.

Questo ampliamento dell’offerta, che attende il “sì” definitivo da parte della Regione Piemonte ma ha avuto il benestare della Città Metropolitana attraverso la Conferenza dei Servizi del novembre, potrebbe essere una risposta a un bisogno espresso dal territorio. Finanziato dalla Strategia nazionale per le aree interne, il nuovo istituto potrebbe favorire decine di giovani che devono affrontare un viaggio di un’ora per arrivare all’istituto agrario più vicino. Agevolando i ragazzi saranno sostenute le stesse famiglie dal momento che in molti casi si tratta di giovani che alternano la formazione al lavoro, nel settore agrario, svolto nelle imprese e aziende familiari. Insomma un effetto volano che aiuterà famiglie, territori ed economie delle Unione montana dei Comuni delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, dell’Unione Montana Alpi Graie e dell’Unione Montana Alto Canavese.

Sostiene l’importanza di questa nuova apertura anche Marco Bussone, presidente nazionale dell’Uncem: «La Strategia nazionale Aree interne produce i suoi primi frutti. Con l’avvio del nuovo indirizzo all’Albert di Lanzo si certifica che la Strategia, che ha visto le Valli di Lanzo tra le quattro “aree pilota” piemontesi (72 in Italia) può sostenere percorsi di crescita sociali ed economiche. Dobbiamo recuperare in termini di formazione rispetto alle aree urbane. Dobbiamo far crescere competenze e un capitale umano che sarà impegnato, nei prossimi due decenni, nella rigenerazione del capitale naturale e culturale delle valli.

L’agrario all’Albert è un buon segno anche nel quadro dell’avvio di nuove imprese agricole e artigianali che Gal, Regione, Programma di Sviluppo rurali hanno sostenuto. Sono certo che la Regione darà l’appoggio definitivo al percorso di studi, chiesto dai sindaci delle Valli e in particolare dalla sindaca di Lanzo Tina Assalto. L’Albert cresce e, da ex allievo, mi sia concesso, esprimo l’orgoglio che spinge a costruire, nelle città di fondovalle alpini, una rete forte di scuole secondarie moderne, Green e Smart, a prova di futuro».

Il dirigente professor Minissale mette in evidenza alcune parti dell’intervento comprende le seguenti azioni puntuali: realizzazione di una serra per la coltivazione fuori suolo all’interno dell’ampio cortile o area verde antistante l’edificio, di proprietà della Città Metropolitana, attualmente non utilizzata e soggetta a manutenzione area verde. Il progetto della serra riguarda un sistema di coltivazione di circa 500 mq che intende sostenere il presupposto che la coltivazione idroponica in serra sia la chiave per un’agricoltura sostenibile, permettendo un altissimo risparmio di acqua e senza spreco di risorse. La costruzione della serra prevede l’impiego di materiali all’avanguardia, costruzioni ecosostenibili e autosufficienti dal punto di vista energetico, sfruttando la tecnologia in chiave sostenibile. Per la realizzazione degli impianti di coltivazioni fuori suolo si fa riferimento ai sistemi di coltivazione senza substrato (che non prevedono l’impiego di supporti organici o minerali per l’ancoraggio delle radici delle piante) e su substrato (che prevedono l’impiego di un determinato volume di substrato per garantire, oltre all’ancoraggio delle radici, anche un volano idrico-nutrizionale).

Ampliamento del laboratorio di scienze esistente al fine di assicurare adeguati strumenti per l’apprendimento e lo svolgimento, nel biennio, di semplici esperienze di analisi chimico, fisiche e biologiche – che aiuterebbero gli studenti ad acquisire manualità e competenze laboratoriali di base oltre a sviluppare un solido approccio metodologico scientifico ai fenomeni della natura – e nel triennio di esperienze più caratterizzanti che coniughino il laboratorio di Scienze con attività specifiche di indirizzo come il controllo di qualità e l’analisi degli alimenti.

L’iniziativa prevede l’ampliamento del laboratorio esistente di chimica e fisica, con ripristino delle dimensioni originarie e riannessione del locale fotocopiatrici e con potenziamento dell’attuale strumentazione(acquisto di bilance, centrifuga da banco, pipette automatiche, bagno termostatico, autoclave, incubatore, n.6 microscopi ottici di cui n.2 con relativo collegamento alla LIM).

L’azione comprende altresì la realizzazione di un nuovo laboratorio di biologia e microbiologia per il controllo di qualità e l’analisi degli alimenti da attrezzare per la microbiologia da realizzare in due locali autonomi con spazio in entrambi dedicato alla preparazione delle esperienze, allo stoccaggio dei materiali, al lavaggio della vetreria (realizzazione di struttura prefabbricata in legno 100m2 composto di due locali e un bagno, acquisto di n.6 banchi e relativi sgabelli per esercitazioni, corredati di carico/scarico acqua, impianto elettrico e gas e/o altra fonte di calore possibilmente elettrica, cappa con evacuazione fumi, sistema di raccolta sostanze pericolose, cappa per microbiologia).

Realizzazione di un laboratorio polifunzionale per la trasformazione dei prodotti le cui attrezzature permettono la valutazione della composizione delle materie prime e dei trasformati e le analisi chimiche di controllo del processo e della qualità, in sinergia con le aziende agroalimentari del territorio. È previsto l’acquisto delle attrezzature (essiccatore, estrattore per succhi, estrattore dei principi attivi piante officinali, macchina per produzione confetture-sottaceti, minicasaro mobile per la produzione di piccole e medie quantità di formaggio e ricotta, confezionatrice sottovuoto).

Realizzazione di una stazione agrometeorologica come ampliamento del laboratorio di Fisica. La strumentazione professionale di cui si prevede l’acquisto sarà posizionata a norma di legge nello spazio antistante la serra all’interno del cortile dell’edificio e utilizzata per le coltivazioni orticole programmate dall’istituto fuori suolo e in campo aperto. Si tratta di uno strumento composto di due unità separate per il rilevamento della temperatura, dell’umidità, della pioggia accumulata e della velocità del vento.

Il dettaglio circa la strumentazione e gli arredi di cui è previsto l’acquisto è stato elaborato dall’I.I.S. “Federico Albert” di Lanzo Torinese ed è già stato oggetto di verifica da parte dell’Unione Montana, dell’USR e della Città Metropolitana.

L’Istituto disporrà inoltre di un ampio terreno con attrezzature adeguate e innovative per la sperimentazione di nuove colture e tecniche di coltivazione sperimentali. I ragazzi, insieme ai docenti e ai tecnici, si occuperanno dell’intero ciclo di lavorazione, a partire dalla preparazione del terreno, la semina, l’irrigazione, la gestione delle erbe infestanti, la concimazione, la raccolta e la trasformazione del prodotto ottenuto.

L’iniziativa di attivazione del nuovo percorso di studi si completa mediante la creazione di un’azienda agricola diffusa, da attuarsi in convenzione con numerose aziende del territorio presso cui gli studenti entreranno in contatto con le diverse filiere locali di coltivazione, allevamento e produzione. I primi contatti con le aziende sono già stati avviati dall’Istituto e saranno compiutamente formalizzati preliminarmente all’avvio del percorso di studi. Non sono previsti costi in questa sede.

Non sono previsti costi di personale né costi di gestione delle attività formative.

© Riproduzione riservata

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