lunedì 11 Dicembre 2023

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PIEMONTE – Nursind: “Dalle case della salute di Saitta ai dipartimenti di Icardi”

“Senza associare agli investimenti previsti, un potenziamento sul territorio degli infermieri, non si risolverà  di certo il problema ma si assisterà all'ennesimo spreco”

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PIEMONTE – Sulla nuova riorganizzazione del sistema sanitario annunciata dalla Regione l’altro giorno, si pronuncia Nursind, il Sindacato delle Professioni Infermieristiche.

PIEMONTE – Nursind: “Dalle case della salute di Saitta ai dipartimenti di Icardi”

“Altre decine di milioni di euro che il Piemonte vuole investire – dichiara il Sindacato – per il potenziamento della medicina territoriale. Nascerà il dipartimento regionale territoriale con cospicui investimenti di risorse per i medici di medicina generale. Dalle case della salute di Saitta al Dipartimento territoriale di Icardi, entrambi con l’obiettivo di mettere insieme in associazione i medici di base, fornendo loro strumenti e personale. Non si capisce perché  dovrebbe funzionare adesso se non ha funzionato prima.”

“Se l’obiettivo é evitare gli accessi e i ricoveri impropri in ospedale, significa che prestazioni, terapie, assistenza,  presa in carico e monitoraggio devono poter essere fatte a domicilio. Chi si occupa di questo? Gli infermieri, risorsa fondamentale ed indispensabile per evitare il ricovero cosiddetto improprio e non di certo il medico di medicina generale con il quale certamente si dovrà collaborare. Senza associare agli investimenti previsti, un potenziamento sul territorio di questa figura, non si risolverà  di certo il problema ma si assisterà all’ennesimo spreco. Oltre ai grandi ospedali e agli accorpamenti che si sono susseguiti inoltre  é arrivata l’era dei dipartimenti regionali. Mi chiedo, se accorpiamo le Asl per poi scorporare dalle stesse i dipartimenti, in considerazione del fatto che evidentemente non sono in grado di dare risposte adeguate, non era meglio evitare di accorparle? Oppure a questo punto non é meglio fare aziende ospedaliere e aziende territoriali integrate tra loro?”

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