“Questo si ottiene in vari modi, primo fra tutti il semestre bianco fiscale: la sospensione di tutti i pagamenti verso lo Stato per queste categorie almeno fino al 31 marzo 2021. Ma naturalmente questo non basta, per chi ha perso tutto o gran parte del lavoro”, prosegue.
“La nostra proposta è di assegnare un indennizzo, pari ad una quota importante del reddito dichiarato nell’anno precedente, per i mesi di forzata inattività o di grave riduzione dell’attività. Una tutela simile a quella giustamente assegnata ai lavoratori dipendenti che perdono il lavoro o che sono messi in cassa integrazione – spiega l’ex premier -. C’è di più. Circa 2 milioni di liberi professionisti iscritti alle casse previdenziali private e alla gestione separata Inps sono stati le uniche partite Iva escluse dal contributo a fondo perduto di maggio e, quindi, pure dalle sue riedizioni nei recenti «decreti ristori».
Per loro, bisogna garantire entro la fine di quest’anno un’indennità significativa, adeguata al fatturato perso, a titolo forfettario”.
(ITALPRESS).
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