sabato 7 Dicembre 2024

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CASTELLAMONTE – L’Amministrazione replica sulla discarica di Vespia (VIDEO)

Uno scritto all'intervista fatta al responsabile di Agrigarden Ambiente

CASTELLAMONTE – L’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Pasquale Mazza, ha replicato, in merito all’attuale situazione della discarica di Vespia, alle recenti dichiarazioni che il rappresentante legale della società Agrigarden Ambiente, Fabrizio Zandonatti, ha rilasciato in collegamento remoto con noi (ndr. video in fondo all’articolo).

CASTELLAMONTE – L'Amministrazione replica sulla discarica di Vespia (VIDEO)
Foto Archivio

“In un’intervista video sul quotidiano ObiettivoNews il dott. Fabrizio Zandonatti, legale rappresentante della società Agrigarden Ambiente srl che gestisce la discarica di Vespia, ha fatto numerose dichiarazioni che richiedono da parte dell’Amministrazione Comunale una risposta quanto mai doverosa e puntuale.

Innanzitutto, il sig. Zandonatti, nell’intervista rilasciata lunedì pomeriggio con tempestività invidiabile, cita due diffide da lui inviate a questa Amministrazione pervenuteci solo la mattina stessa e che meritano almeno il tempo di una seria discussione tra gli uffici prima di poter replicare.”

“Entrando nel merito – prosegue il Comune – la prima delle due riguarda il Piano Regolatore Generale. Il Sig. Zandonatti dovrebbe conoscere bene la situazione: la definizione del Piano Regolatore è certamente a carico del Comune ma, per il caso specifico del sito della discarica di Vespia, il TAR aveva chiesto a Città Metropolitana di indicare la procedura da seguire. Sino ad ora non è stata ricevuta alcuna comunicazione e, quindi, il procedimento è fermo da oltre un anno per cause non legate alla volontà di questa Amministrazione o più in generale del Comune di Castellamonte.

La seconda diffida riguarda il Comitato “La Voce dei Monti Pelati” e in questo caso, per rispetto alla stessa, ci asteniamo per ora dall’esprimere commenti essendo al momento solo una richiesta di accesso agli atti.

Il sig. Zandonatti ha poi sostenuto più volte che questa Amministrazione si rifiuta di incontrarlo in qualità di rappresentante legale di Agrigarden Ambiente. Quanto da lui sostenuto non è assolutamente aderente alla realtà. Esistono canali ufficiali per richiedere un incontro dei quali l’interessato è sicuramente a conoscenza: fino a quando tali richieste verranno presentate solo tramite mezzi informali quali WhatsApp o Facebook non verranno prese in considerazione.

Per quanto riguarda la discarica, Zandonatti dichiara che la somma ad oggi a disposizione per la chiusura del sito e gestione del post mortem è di 3.440.000 euro, cifra non sufficiente considerato che occorrerebbero almeno 8.500.000 euro. A suo parere, quindi, per poter raggiungere quella cifra sarebbe inevitabile un ulteriore ampliamento con il conseguente conferimento di ulteriori 125.000 mq di rifiuti.”

“Ci preme sottolineare – aggiunge l’Amministrazione Comunale – che la cifra preventivata per la chiusura e la gestione del post mortem, proposta come definitiva nel 2015, non è stata stabilita dal Comune, ma da Città Metropolitana, Ente al quale spetterà la decisione finale su questa vicenda.

Nutriamo forti dubbi circa il fatto che un ulteriore ampliamento possa permettere di raggiungere tale cifra e la minaccia che senza di esso saranno i cittadini a dover pagare di tasca propria non trova alcun fondamento. Chi può garantire che in due anni, arco temperale previsto dal progetto proposto da Agrigarden Ambiente, si avranno i soldi sufficienti per la chiusura del sito? Chi può garantire che i soldi oggi accantonati in futuro siano ancora disponibili dato che si trovano all’interno del bilancio di una società privata?

Sono anni che gli abitanti di Castellamonte e delle Frazioni subiscono rinvii rispetto la data di chiusura della discarica e l’Amministrazione Comunale, a questo proposito, ha scarsi margini di intervento. Non dobbiamo dimenticare che Agrigarden è una società privata e che dalla gestione del sito ottiene ingenti utili. Allo stesso modo ne trae notevole vantaggio economico, attraverso l’Eco Tassa, anche la Regione Piemonte. Diversa è la situazione di Castellamonte, che anziché guadagni ottiene da anni solo disagi e problemi da risolvere.

Le parole di Zandonatti suonano pericolosamente come una sorta di “ricatto”: o l’ampliamento viene tacitamente accettato oppure saranno il Comune ed i cittadini di Castellamonte a dover pagare il post-mortem. Noi non ci stiamo e sappiamo di aver tutti i cittadini dalla nostra parte.

Pretendiamo che nel caso in cui i fondi non dovessero essere sufficienti a chiudere in sicurezza la discarica, siano i responsabili di questa situazione ad intervenire con i loro soldi: Città Metropolitana e Regione Piemonte.

Alla luce di tutto ciò, il Comune di Castellamonte conferma con fermezza ancora una volta la sua netta contrarietà ad ogni ulteriore ampliamento della discarica di Vespia.”

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