RIVAROLO CANAVESE – “Sindaco te lo chiediamo noi, te lo chiedono i negozianti di via Ivrea, corso Torino e corso Indipendenza: riporta il mercato in centro città”; “Sindaco in questo posto le nostre aziende stanno fallendo” e ancora “Sindaco qui non ci sono servizi essenziali bar e bagni. Cosa siamo noi, cittadini di serie B?”. Questi sono alcuni dei cartelli che questa mattina, sabato 17 ottobre, sono apparsi su 35 banchi del mercato, situati in via Rocco Meaglia.
Sono gli ambulanti non contenti della nuova posizione, “capitanati” da Paolo Rivoli: “Quando è stato riaperto il mercato a maggio, l’amministrazione ci ha chiesto di spostarci qui per poter ottemperare alle misure richieste: contingentamento, misurazione febbre…e noi abbiamo accettato pur di lavorare. Poi queste misure non sono più state necessarie. A fine luglio abbiamo effettuato una raccolta firme e abbiamo chiesto all’amministrazione un incontro, ma non ci è mai giunta risposta e l’incontro non c’è stato. Qui non abbiamo nemmeno i bagni (tolto i due bagni chimici che sono in uno stato pietoso) e nemmeno un bar vicino.”
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E ha aggiunto: “Abbiamo quindi pensato a questa forma di protesta, anche perchè la “pagnotta” dobbiamo portarla a casa, quindi non potevamo non lavorare. Su una cinquantina di banchi che erano posizionati in via Ivrea, corso Torino e corso Indipendenza siamo 35/40 ambulanti scontenti di essere qui in corso Rocco Meaglia”.
“Ho visto alcuni manifesti e mi dispiaccio molto per la situazione. – Commenta l’Assessore al Commercio Helen Ghirmu – La commissione è stata coinvolta e audita in svariate occasioni. E sia in commissione, sia coinvolgendo e sentendo le rappresentanze sindacali, sia raccogliendo sondaggi e raccolte firme abbiamo avuto modo di confrontarci e conoscere le necessità degli ambulanti e del commercio fisso (di cui qualche esponente ha passato ore al telefono o a discuterne personalmente con me, sindaco e vicesindaco, oltre che in consulta commercianti). Dire che l’amministrazione non è disposta ad ascoltare è scorretto.”
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E prosegue: “Ci siamo lasciati a fine estate proponendo un incontro non appena avessimo raccolto tutti i dati tecnici per poter valutare un rientro che garantisse la sicurezza del fruitore sempre e comunque. Siamo a buon punto e incontreremo la commissione a breve. Certo l’attuale proroga dello stato di emergenza, nonché l’attenzione e l’allarme per i contagi in aumento vertiginoso confermano il buon senso di aver temporeggiato in attesa di conoscere l’evoluzione anche della situazione.
“Comprendiamo la difficoltà e la preoccupazione degli ambulanti. – Conclude l’Assessore Ghirmu – Come la preoccupazione che attanaglia moltissimi settori che, a causa delle restrizioni in arrivo, subiranno un altro brutto colpo. Personalmente ritengo che sarebbe stato peggio promettere un rientro repentino, per doverci nuovamente spostare dopo poco. Questo non credo avrebbe realmente agevolato i nostri commercianti ambulanti, perché è chiaro che scombinare le abitudini dei fruitori non può che essere peggio. Sono certa ci saranno presto occasioni di confronto e auspico siano costruttive e propositive. Per il bene di tutti.”
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