Ho il piacere e l’onore di intervistare il Presidente di Value Services Spa, Ing Mario Giacobbo Scavo. Un Presidente di grande esperienza maturata in Italia e all’Estero alle dipendenze di due Società quali la IBM e la Olivetti, avendo ricoperto ruoli professionali e manageriali di assoluto prestigio.
Domanda: Presidente, come ha avuto inizio la sua avventura?
Risposta: Nel 1999 la Olivetti, al termine della mia carriera (ero allora il Direttore Commerciale per la Pubblica Amministrazione Centrale) mi propose di acquisire una loro Società (OLIVAL) che si occupava di finanziamenti agevolati. Accettai di buon grado e dopo un anno quale Amministratore Delegato divenni proprietario della Società che prese il nome di Value Services S.p.a.
Domanda: Ci dica qualcosa sulla finanza agevolata.
Risposta: La finanza agevolata è in estrema sintesi un insieme ad ampio spettro di interventi, gestiti a livello Comunitario, Nazionale e Regionale, con l’obiettivo di favorire il Sistema Produttivo e Scientifico dei Paesi nei loro programmi di Ricerca, di sviluppo e più in generale di crescita mettendo a disposizione agevolazioni finanziarie (sotto forma di contributi a fondo perduto e prestiti a tassi molto agevolati). Ovviamente un importante obiettivo non secondario è la protezione del personale e la sua crescita.
Domanda: Ingegnere, ci faccia qualche esempio sulla finanza agevolata.
Risposta: Un’azienda manifatturiera vuole investire in un nuovo prodotto per essere più competitiva in Italia e all’Estero. Il progetto di Ricerca ed Innovazione ha un costo in personale qualificato ed in nuove attrezzature. Bene, il Ministero dello Sviluppo Economico / Invitalia valuteranno il Progetto e se approvato concederanno agevolazioni sui costi previsti.
Una nuova realtà (es. giovani ricercatori universitari) vuole realizzare un’idea innovativa. Nasce una Start-up che viene finanziata da Invitalia per favorirne la crescita ed un sano inserimento nel mercato. È sempre stato nell’interesse delle PMI Italiane aprire nuovi mercati. Oggi la Banca SIMEST, del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti valuta i loro progetti nei mercati di specifico interesse e ne finanzia la loro realizzazione. E così via. Da ricordare che le Regioni sono oggi in grado di svolgere un ruolo primario nel loro territorio con interventi ancor più mirati alla loro realtà.
Domanda: A proposito della Finanza Europea?
Risposta: L’Europa si muove con Programmi settennali (oggi è in fase di chiusura Horizon 2020 – 2014/2020). È forse la Finanza agevolata più completa con prodotti che coprono il più ampio spettro di interventi (tutti a fondo perduto). È anche la più concreta interpretazione del ruolo Europeo nel favorire progetti multidisciplinari presentati da “Consortium” costituiti da Enti di Ricerca ed Imprese private. Sono disponibili centinaia di miliardi di Euro nei sette anni di validità del Programma. È un tema così vasto che non è possibile sintetizzarlo in questa sede.
Domanda: Quindi, Presidente, avendo ormai chiaro che ci sono vari tipi di aiuti economici, come ci si orienta in questo particolare periodo?
Risposta: In questo momento credo che le Imprese, soprattutto PMI debbano approfondire i loro programmi di:
– Esportazione sia nella UE che al di fuori;
– Innovazione dei loro processi produttivi per essere più competitivi;
– Tracciamento di un chiaro percorso che porti la loro Azienda verso l’ind. 4.0 (Digitalizzazione spinta);
– Investimenti nella Ricerca industriale.
E tutto questo è ben interpretato dai recenti Programmi Governativi (burocrazia permettendo).
Domanda: Di quale ricerca parla?
Risposta: Mentre alle Università e agli Istituti di Ricerca viene demandata la “Ricerca di Base”, alle Aziende vengono richieste attività di “Ricerca applicata”: dall’utilizzo di nuovi materiali, alle nuove frontiere del software, a nuovi servizi a favore del cittadino e della collettività, ad applicazioni nell’Internet delle cose e della realtà virtuale. Non vi sono limiti nella ricerca da applicare alla vita delle Industrie.
Domanda: Cosa ci può dire dell’ industria 4.0?
Risposta: È una definizione in uso da qualche anno e rappresenta la naturale evoluzione delle Industrie dalla prima Rivoluzione Industriale inglese. L’Industria 4.0 serve ad integrare alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business ed aumentare la produttività e l’efficienza degli impianti. Sono previsti finanziamenti e agevolazioni fiscali per favorire gli investimenti per la competitività in ottica 4.0.
Domanda: Come si fa ad aiutare le Pmi?
Risposta: Credo che nelle più piccole, ma non ho prove concrete in merito, manchi una buona patrimonializzazione ed una visione nel medio periodo (3-4 anni) del loro posizionamento sul mercato. Gli aiuti sin qui descritti possono aiutarle ad impostare programmi di crescita credibili e misurabili.
Domanda: Presidente, quanto conta l’integrazione tra aziende?
Risposta: È difficile dare una risposta anche perché il piccolo Imprenditore è, forse a ragione, geloso della sua autonomia. Io penso che le grandi Aziende Pubbliche e Private debbano divenire i punti di riferimento dei loro fornitori primari e delle start up tecnologicamente avanzate, in un’ottica di “Open Innovation”, invitandoli a partecipare congiuntamente ai grandi Progetti Europei e Nazionali, con ciò realizzando pienamente Know How e competenze condivise, anche in un’ottica di filiera.
Domanda: Cosa ci può dire dello Start up System?
Risposta: Le start up sono imprese in fase di sviluppo con progetti innovativi. L’Italia risponde in pieno ad una strategia Europea che sta favorendo, da alcuni anni la nascita e lo sviluppo di nuove aziende innovative, attraverso interventi strutturati di Finanza agevolata, Finanza ordinaria e più recentemente dando un forte impulso, anche a livello pubblico al venture-capital e a favorire sempre più la loro crescita ed un corretto posizionamento sul mercato
Domanda: Ci lasci, Ingegner Giacobbo Scavo, con una soddisfazione che ha avuto nel corso della sua brillante carriera.
Risposta: Ho avuto, in oltre trentacinque anni in Olivetti ed IBM importanti soddisfazioni ed anche cocenti delusioni. Sono molto orgoglioso del Consorzio “Narita” Olivetti ed IBM che in Project Financing (nel periodo 1996-97) prese in gestione l’automazione di 250 grandi Stazioni Ferroviarie. Sono stato il Presidente del Consorzio fino al 1999 ed è stato importante e premiante vedere due grandi Società lavorare fianco a fianco per l’ammodernamento dei servizi Ferroviari con soluzioni organizzative, finanziarie ed operative di assoluta avanguardia. Mi piacerebbe raccontarle tante altre storie, ma è tempo di tacere e guardare ad un domani complesso e non facile da interpretare.