MAPPANO – L’amministrazione comunale prosegue il suo percorso di iniziative volte a fronteggiare le conseguenze della pandemia.
Oggi la giunta ha deliberato lo slittamento della seconda e della terza rata della tari, rispettivamente dal 31.07 al 15.09 e dal 31.10 al 15.11, sia per le utenze domestiche che per quelle delle imprese.
“Gli sforzi che stiamo facendo sono importanti -, commenta l’assessore al bilancio Davide Battaglia, – ma grazie ad una gestione attenta ed oculata delle finanze comunali, stiamo riuscendo a rinviare il pagamento della Tari e, seppure con un minore gettito a disposizione, stiamo continuando ad onorare i nostri pagamenti”.
Questo provvedimento si aggiunge allo slittamento della prima rata dal 30.04 al 01.06 e serve inoltre per valutare al meglio successive iniziative volte ad un’eventuale riduzione della tari legata al periodo di chiusura delle attività economiche.
“Stiamo inoltre lavorando ad un rimborso dell’imposta sulla pubblicità – aggiunge l’assessore Battaglia, – e ad ulteriori misure volte alla pubblicizzazione delle attività commerciali presenti sul territorio. Proprio su questo tema condividiamo con l’associazione dei commercianti, l’iniziativa di pubblicare una rivista ad hoc e iniziare uno studio di fattibilità relativo ad un sito di e-commerce che abbracci tutte le attività commerciali locali”.
“La nostra scelta – conclude l’assessore Battaglia, – è stata quella di intraprendere iniziative volte a favorire ed incentivare il commercio su Mappano cercando di far conoscere sempre meglio ai cittadini mappanesi, quali siano i negozi presenti sul territorio e i prodotti e i servizi che offrono. Il lockdown ha messo in seria difficoltà molte attività ed ha fatto saltare tutti gli eventi a cui l’amministrazione stava lavorando per favorire il commercio locale.”
“La festa patronale, recuperata in extremis, è una prima occasione per riprovare ad assaggiare un cenno di normalità. Anche in questa occasione l’amministrazione ha voluto agevolare le attività di ristorazione locali, per la maggior parte rimaste chiuse per circa 3 mesi, offrendo loro l’occupazione del suolo pubblico gratuita, la messa a disposizione di un’azienda che si occupasse del trasporto delle vivande dal locale del ristoratore alla piazza prescelta e l’aiuto logistico, anche grazie ai volontari delle varie associazioni che hanno dato la loro disponibilità. Ovviamente la leva della ristorazione serve da volano per tutte le altre attività commerciali, portando gente in strada, le quali possono restare aperte anche oltre i consueti orari comunicandolo semplicemente agli uffici comunali”.
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