CANAVESE – Arriva in Canavese una quota considerevole dei contributi della legge regionale n.18 del 21 marzo 1984, che mette a disposizione delle amministrazioni Comunali fondi per la sistemazione ed il miglioramento di infrastrutture stradali, cimiteriali, municipali e reti di illuminazione pubblica.
“Molti Comuni del nostro Canavese – commenta soddisfatto il Consigliere regionale della Lega Andrea Cane – beneficeranno di circa un milione di euro attraverso la partecipazione al bando che abbiamo approntato in Regione, tra quelli sotto i mille abitanti sono per esempio Carema, Pratiglione, Valprato Soana, Cintano, Andrate, Nomaglio, Borgiallo, Castelnuovo Nigra, Frassinetto, Traversella, Ingria, Chialamberto, Colleretto Castelnuovo e Lemie. I Comuni con popolazione superiore a 1000 abitanti, che avranno un contributo regionale fino a 160.000 euro saranno invece Villanova Canavese, Torrazza Piemonte, Aglié, Locana, Quincinetto, Oglianico, Foglizzo, San Giorgio Canavese e Viù’”.
“Siamo sulla strada giusta – prosegue Andrea Cane, Responsabile Enti locali del Carroccio piemontese – ho sempre creduto molto nella collaborazione tra gli enti maggiori e quelli locali, oggi possiamo veramente dire che, non solo il ‘Canavese C’è’, ma l’intero Piemonte è presente con tutte le sue piccole realtà territoriali, per la cui protezione e valorizzazione continuerò a battermi proattivanente con l’attuale Giunta regionale. Abbiamo un patrimonio che spesso è passato in secondo piano rispetto alle città maggiori e ai capoluoghi: oggi questa Maggioranza di centrodestra a trazione leghista ha dato un ennesimo segnale contro coloro che spingevano le fusioni dei Comuni o privilegiavano i grandi centri urbani in quanto forzieri di voti e preferenze. La politica per me è sempre stata composta da identità territoriali ed ideali federalisti, quindi oggi è un bel giorno per il Canavese e il Piemonte in generale”
“Con la Legge Regionale 18 – conclude il Consigliere di Ingria Andrea Cane – e con l’attribuzione di questi contributi ribadiamo ancora l’impegno verso i piccoli Comuni, la Montagna e le identità territoriali che sono la preziosa materia su cui lavorare per un rilancio, dopo anni di appiattimento centralista e di scarsa attenzione alle peculiarità, che invece saranno le basi della futura Autonomia del nostro Piemonte”.
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