IVREA – Nell’arco di sei mesi circa, la Polizia Penitenziaria in servizio al carcere di Ivrea ha scoperto una decina di telefoni micro cellulari in carcere occultati in ogni dove.
In data ieri 22 aprile nella prima mattinata, è stato trovato l’ennesimo micro cellulare, nascosto all’interno del motore del congelatore del frigorifero sito nella saletta in comune al terzo piano lato sinistro del carcere di Ivrea, dove sono ristretti detenuti a regime ordinario (detenuti scolari e lavoranti). La Polizia Penitenziaria in servizio come sempre ha mostrato eccezionale professionalità e scrupolosa attenzione nell’espletamento dei compiti affidati.
Dichiara Leo Beneduci, Segretario Generale O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) : “L’OSAPP da tempo denuncia violente aggressioni, offese, sputi perpetrati ai danni del personale di Polizia Penitenziaria ed invece ieri come nei mesi scorsi, solo grazie alla prontezza del medesimo personale si è evitato e si sta evitando che la Casa Circondariale di Ivrea divenga un centro telefonico pubblico, chiaramente “illecito” trasformando l’istituto penitenziario in una sorta di “Call Center”. Pleonastico rammentare che il personale di Polizia Penitenziaria di Ivrea opera in condizioni estreme per la gravissima e nota carenza di organico e, nonostante ciò, i pochi agenti presenti hanno portato a termine i propri compiti istituzionali con spirito di abnegazione e senso del dovere. Riteniamo sia giunta l’ora che il Ministro Bonafede e il Capo del D.A.P. (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) sappiano riconoscere a tutto il personale di Polizia Penitenziaria di Ivrea che ricordiamo da tempo essere un carcere senza Direttore e senza Comandante titolari, la giusta ricompensa per aver evitato in passato e in questi giorni con il loro pronto intervento il prosieguo dei contatti “illeciti” con la criminalità esterna. L’OSAPP esprime apprezzamento ai poliziotti intervenuti, eroi silenti nel quotidiano per le brillanti operazioni di cui si sono resi protagonisti ieri e nel passato nella sempre più fatiscente struttura”.
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