RIVARA / SAN MAURIZIO CANAVESE – Il Coronavirus miete vittime, purtroppo.
A Rivara è deceduto un 66enne. “L’Amministrazione comunale e tutti i rivaresi si stringono attorno alla moglie, alle figlie ed ai familiari tutti. – Dichiara l’Amministrazione – In questo momento, non potendo stare fisicamente vicino alla famiglia, invitiamo alle 20.30 di stasera, orario consueto di ritrovo per i rosari, ad accendere una candela e metterla sulla finestra. Sarà un segno di vicinanza alla famiglia. Per i credenti, aggiungiamo una preghiera per la sua anima. Nel giorno del funerale saranno messe a mezz’asta le bandiere dell’edificio comunale.”
Lutto anche a San Maurizio Canavese, dove sono stati registrati 41 casi positivi. Due persone sono decedute oggi.
“La nostra comunità registra purtroppo i primi due decessi a causa del Covid-19. – Dal Comune e dal sindaco Paolo Biavati, le condoglianze e la vicinanza alle famiglie delle vittime di un dramma che purtroppo non ha risparmiato San Maurizio Canavese, oltre all’esortazione accorata a perseverare nella massima allerta e nel rispetto rigoroso delle misure di prevenzione dal contagio da coronavirus, che è ancora ben lontano dall’essere sconfitto – come testimoniano i numeri del nostro territorio: a San Maurizio due settimane fa avevamo 13 contagiati, una settimana fa ne avevamo 24, venerdì scorso 34, oggi siamo a 41. Numeri in netta crescita, in parte giustificata dall’incremento del numero dei tamponi ma pur sempre in controtendenza rispetto ai dati nazionali che ad oggi sembrano preludere all’inizio della discesa. Ribadiamo dunque con forza la raccomandazione a rispettare con il massimo senso di responsabilità le disposizioni di legge.”
” Come sapete, – prosegue Biavati – alla fine della settimana scorsa il Presidente del Consiglio ha emesso un nuovo decreto che proroga e rende ancora più stringenti le misure di sicurezza e il presidente della Regione Piemonte le ha ribadite specificando ulteriori restrizioni. La sostanza, in sintesi, è sempre la stessa: uscire dalle proprie abitazioni solo in caso di improrogabile necessità, senza pensare di poter lasciarsi andare a rilassamenti o piccole concessioni che possono sembrare innocue ma non lo sono. Un esempio su tutti, il cane da portare a passeggio: non può e non deve essere una scusa per uscire, va portato solamente sotto casa e per il solo tempo necessario ad espletare i suoi bisogni. Niente passeggiate, niente jogging, niente scuse. Dobbiamo avere, tutti quanti, un grandissimo senso di responsabilità verso noi stessi e verso i nostri concittadini.”
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