CANAVESE – I Sindaci del Canavese e le Forze dell’Ordine del territorio hanno un nuovo strumento tecnologico per affrontare l’emergenza Coronavirus: si chiama “Piattaforma Covid-19” ed è stato messo a disposizione dalla Regione Piemonte.
“La nuova piattaforma – racconta Andrea Cane, Responsabile Enti Locali della Lega – consente un monitoraggio in tempo reale della situazione dei tamponi, della presa in carico sanitaria dei pazienti, le loro dimissioni e i trasferimenti a domicilio o in altre strutture per la fase successiva al ricovero, oltre alle acquisizioni straordinarie di personale, i servizi e presidi medici, lo stato di occupazione dei letti suddivisi per ogni struttura tra terapia intensiva, subintensiva e ordinaria.”
“Un cruscotto tecnologico – commenta il Consigliere canavesano Cane – che verrà messo a disposizione alla prima linea coinvolta nell’emergenza: Unità di Crisi, aziende sanitarie regionali, laboratori di analisi pubblici e privati convenzionati. Sinora abbiamo distribuito le credenziali di accesso agli operatori sanitari, ad oltre 123 sindaci canavesani e a tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine. Un passo importante per avere dati sempre aggiornati, che si rivelerà prezioso nella gestione delle quarantene: sulla piattaforma infatti è a disposizione un elenco delle persone che le ASL mettono in isolamento che possono così essere monitorate in modo tempestivo e efficiente. Anche il Sindaco del paese più piccolo (Igor De Santis, di Ingria), situato in una Valle dove per fortuna attualmente non sono ancora arrivati contagi, mi ha confermato che la piattaforma è perfettamente attiva e funzionante.”
“Tutto ciò si aggiunge quindi alle tante operazioni sanitarie di emergenza compiute congiuntamente dall’Assessorato alla Sanità guidato dall’amico Luigi Icardi e dalla Protezione Civile, che ringrazio ancora una volta: non dimentichiamoci – conclude il Vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Piemonte – infine che prima dell’emergenza eravamo i penultimi in Italia per quanto riguarda la disponibilità dei posti in terapia intensiva, ora invece la Regione Piemonte ha incrementato di oltre il novanta per cento le sue postazioni di rianimazione e ciò deve renderci ancora più orgogliosi di essere piemontesi!”.
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