RIVAROLO CANAVESE – “Abbiamo registrato a Rivarolo nuovi casi positivi al coronavirus. Tre cittadini sono in attesa del responso del tampone. Sono ormai in tanti in quarantena al domicilio. Sono saliti a nove i concittadini positivi al coronavirus, cinque in più di ieri, alcuni sono ricoverati in ospedale in terapia intensiva.”
A dichiararlo è il Sindaco Alberto Rostagno, che aggiunge:
“A nome dell’amministrazione comunale e di tutti i rivarolesi auguro una pronta guarigione a tutte le persone che stanno soffrendo per questo abominevole virus che da invisibile sta diventando sempre più visibile nei volti di tanti, troppi, concittadini.
Rivolgo un saluto di vicinanza e di affetto ai congiunti posti dalle autorità sanitarie in regime di quarantena.
In Piemonte ogni tre giorni vengono raddoppiati tutti i numeri: di cittadini contagiati, di pazienti ricoverati in ospedale, di cittadini in quarantena.
E questo un bilancio in continua evoluzione: la conferma, purtroppo, di una curva epidemica lontana non solo dalla regressione, ma anche dalla stabilizzazione.”
Sul rispetto delle misure di contenimento, afferma:
“A Rivarolo riscontiamo una situazione a due facce: da un lato ci sono cittadini rispettosi delle ordinanze che si sono resi conto della gravità della situazione; dall’altro lato ci sono cittadini incoscienti, incuranti delle prescrizioni che passeggiano in gruppi come nulla fosse.
Ringrazio i cittadini che si comportano correttamente, rispettando le prescrizioni e i consigli degli esperti, mettendo a disposizione il proprio impegno, il proprio sacrificio, al servizio di questa emergenza. Ai cittadini, che non si rendono conto che con il loro comportamento favoriscono la diffusione del virus, mi rivolgo loro come sindaco, come medico, come padre, come amico: attenzione, state mettendo a repentaglio la vostra vita e quella dei vostri cari, dei vostri conoscenti, dei vostri concittadini. Mi rivolgo loro anche come pubblico ufficiale: adesso basta, se non lo capite che dovete stare a casa, le sanzioni saranno severissime, non intendo più tollerare.”
E conclude: “Dobbiamo sposare l’atteggiamento praticato dai cittadini cinesi poche settimane fa, dove, rimanendo a casa, uscendo solo per andare a lavorare, oppure per improrogabili esigenze, andando a fare la spesa solo una volta alla settimana, sono riusciti a contenere il propagarsi del virus.
Penso che ogni cittadino debba mettere le proprie competenze al servizio di un’emergenza epocale come questa, grazie a chi che lo sta già facendo. Il modo migliore per poter stare più uniti domani è stare un po’ più lontani oggi.”
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