Il progetto e’ nato sulla base del protocollo “ZeroSprechi”, grazie alla collaborazione tra il Comune di Milano, Assolombarda, Politecnico, Banco Alimentare e Fondazione Cariplo, che interviene con il suo programma QuBì.
“Questa è una prima verifica su un progetto importante di riduzione degli sprechi – ha sottolineato la vicesindaco Anna Scavuzzo – che fa sì che eccedenze alimentari delle imprese siano sul tavolo di chi ne ha bisogno”.
“Gli sprechi alimentari hanno un forte impatto, oltre che etico, anche economico: basta pensare che vale l’1% del Pil italiano, circa 15 miliardi di euro – ha sottolineato Alessandro Scarabelli, direttore generale di Assolombarda -. Questo per noi è un grande successo: le quasi 80 tonnellate di cibo recuperato sono state ridistribuite a 1.300 nuclei familiari.
Per il 2020 è prevista l’apertura di un nuovo Hub di quartiere nel Municipio 3, in via Bassini 26, grazie alla collaborazione con Avis e Banca di Credito Cooperativo.
“I risultati sono eccezionali – spiega Marco Melacini, professore di logistica del Politecnico di Milano -. Abbiamo raccolto eccedenze per un valore di 308 mila euro, ma soprattutto abbiamo costruito un modello replicabile in tutta la città e il nostro obiettivo è quello di arrivare a coprirla tutta. Speriamo di riuscirci in un paio d’anni”. Tempistiche confermate anche dalla vicesindaco Scavuzzo, che auspica di avere “un Hub contro lo spreco alimentare in ogni municipio entro la fine del mandato”.
“Il Programma QuBì – afferma Monica Villa, vicedirettrice dell’area servizi alla persona della Fondazione Cariplo – ha scelto fin da subito di sostenere gli Hub in quanto permettono di recuperare il fresco, in particolare frutta e verdura e quindi migliorare l’alimentazione delle persone in povertà”.
Programma QuBì continuerà a sostenere anche per il 2020 l’Hub di via Borsieri e quello del Municipio 4, che lavoreranno in connessione con il nuovo Hub di Lambrate.
Lo spreco alimentare non è un tema che riguarda solo il cibo, ma anche l’ambiente: 77 tonnellate di cibo recuperato significano infatti 240 tonnellate di Co2 in meno nell’aria e 77mila metri cubi di acqua risparmiata.
(ITALPRESS).
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