E’ scattata nella notte l’offensiva iraniana contro le forze Usa in Iraq, in risposta all’uccisione del generale Qassem Soleimani. Nel mirino di una pioggia di missili le basi di Al-Assad ed Erbil.
Secondo la televisione iraniana gli attacchi hanno provocato 80 morti. Stando all’emittente di Teheran sono stati lanciati 15 missili e nessun missile è stato intercettato. La tv ha parlato di “80 terroristi americani” che sono stati uccisi.
“L’Iran ha lanciato più di una dozzina di missili balistici contro le forze militari statunitensi e di coalizione in Iraq – ha comunicato il Pentagono – E’ chiaro che questi missili sono stati lanciati dall’Iran e hanno preso di mira almeno due basi militari irachene che ospitano il personale militare degli Stati Uniti e della coalizione ad Al-Assad e Irbil”.
“Va tutto bene! – ha twittato il presidente americano Donald Trump dopo il raid iraniano – Missili lanciati dall’Iran in due basi militari situate in Iraq. In corso valutazione dei danni e delle vittime. Fin qui tutto bene! Abbiamo di gran lunga le truppe più forti e meglio equipaggiate al mondo! Farò una dichiarazione in mattinata”.
“Noi non vogliamo l’escalation verso la guerra, ma ci difenderemo contro l’aggressione” ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, che ha definito l’attacco missilistico contro le basi Usa in Iraq una “misura proporzionata di autodifesa”.
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