PONT CANAVESE – Ha avuto esito negativo l’attività di ricerca di Elisa Gualandi, scomparsa il 6 giugno dalla sua casa di Via Villanuova a Pont Canavese, che si è tenuta oggi.
Un totale di oltre 80 uomini si sono mobilitati coordinati dal Centro operativo.
Dopo aver suddiviso in circa 10 squadre omogenee le forze disponibili si è provveduto a frazionare le aree da monitorare sulla scorta delle ripartizioni cartografiche precedentemente operate (52 zone complessive), prendendo a iniziale riferimento l’abitazione della persona scomparsa e procedendo alle bonifiche delle zone impervie per un totale complessivo di 175 ettari.
In particolare, le squadre si sono a loro volta orientate prevedendo che: una parte provvedesse alla bonifica delle zone più impervie; le restanti procedessero al controllo “a pettine” dei casolari diroccati e delle zone urbane e boschive di Pont Canavese.
Il contestuale ricorso dei Droni e di un elicottero dei Vigili del Fuoco ha permesso di scandagliare analiticamente anche le sponde del torrente Soana e di procedere al controllo di dirupi, pareti scoscese e zone di difficile raggiungimento.
L’attività non ha consentito di rinvenire tracce ovvero elementi utili idonee a risalire alla persona scomparsa.
Le foto in 3D raffigurano l’area montuosa e frastagliata oggetto di ricerca, suddivisa per colore (con attribuzione dell’area di ricerca alla singola squadra)
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