Erano ormai 50 anni che il dominio rosso continuava la sua egemonia nelle regioni centro-meridionali, ormai da decenni lontane dalla destra di Berlusconi che aveva trovato in Bossi un ottimo alleato, perdendo però di credibilità al Sud, dove il Senatur era considerato un nemico pubblico.
Dopo la pesante sconfitta rimediata in Umbria (cassaforte storica rossa) dal Centrosinistra, ai danni del Centrodestra capitanato dal sempre più affermato Matteo Salvini, il leader della Lega si prepara a riaffrontare il Centrosinistra di nuovo in trasferta, nella regione italiana più rossa: l’Emilia Romagna.
I sondaggi danno i due poli molto vicini ai punti percentuali e questa incertezza porta a disegnare dinamiche future disastrose per l’esecutivo. In caso di un’Emilia Romagna verde, la crisi di Governo che ci ha colpito quest’estate potrebbe ripetersi agli inizi del nuovo anno, con un rischio elezioni anticipate molto alto. L’ equilibrio tra Centrosinistra e Centrodestra è stato rafforzato anche dal voto della piattaforma Rousseau che ha sancito la corsa solitaria dei grillini, scaricando cosi il candidato PD Stefano Bonaccini che rischia di subire una storica sconfitta.
Com’è possibile che il partito secessionista di Bossi sia diventato l’ espressione piu’ ampia della voce dei cittadini italiani con circa il 35%, secondo gli ultimi sondaggi? La risposta è molto semplice: Matteo Salvini.
Il tracollo del “Berlusca” ha di certo aiutato la scalata di Salvini alla leadership del Centrodestra, ma il successo dell’ ex Ministro della Difesa non può essere ricondotto a una serie di eventi favorevoli perché si finirebbe per sminuire le sue abilità politiche machiavelliche, che l’hanno portato a condure a proprio favore gli ultimi avvenimenti della politica italiana.
Il coraggio di separarsi dai grandi imprenditori italiani per dialogare con quella parte d’Italia ormai dimenticata dalla sinistra per carpirne i problemi e tradurli successivamente in soluzioni è stata la chiave dei consensi di Salvini, che è riuscito a riunire gli italiani intorno a un unico divano sollecitando temi come l’immigrazione e la difesa.
In molti si stanno aspettando un suo passo falso per farlo fuori dai giochi ma, nonostante mezzo l’abbia compiuto quest’estate al “Papeete”, nessuno sembra poter fermare la corsa di Salvini verso la carica di Premier, che diventerebbe più rapida con una vittoria in Emilia Romagna il 26 gennaio 2020.
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