CERES – Riceviamo dagli amici di Ferrando Poma e pubblichiamo:
“Correva l’anno 1965 quando un gruppo di ragazzi si incontrarono, casualmente, all’inizio di un anno scolastico.
Sembra l’inizio di un racconto d’altri tempi; in effetti lo è. Quei ragazzi non lo sapevano, allora, che sarebbero diventati, loro malgrado, un esempio di amicizia.
Sovente il destino combina grossi guai che lasciano il segno, ferite permanenti che non guariscono mai. Ma col tempo, senza volerlo, sono ferite che possono trasformarsi e far fiorire un bel sentimento di amicizia. Detta così, non si capisce nulla, ma se si dice che nel mese di novembre del 1969 uno di quei “ragazzi”, che nel frattempo avevano già frequentato assieme quattro anni di scuola serale presso l’Istituto Tecnico industriale Statale Amedeo Avogadro di Torino, lascia, per così dire, il gruppo perchè a soli 19 anni viene portato via da una terribile malattia fulminante, forse si intuisce perchè una tragedia può trasformarsi in una splendida opportunità. Infatti, quasi tutti quei “ragazzi”, nel frattempo diplomati, affermatisi sul lavoro, come nella vita privata, divenendo mariti, padri ed ora anche nonni, sono ancora assieme, sono ancora amici, sono degli splendidi “giovani” che non hanno mai dimenticato il loro amico.”
“Ecco perchè, anche quest’anno, si sono ritrovati tutti (o quasi, nel frattempo qualcuno è mancato), oggi, domenica 24 novembre a Ceres, il paese natale e dove riposa “il ragazzo del 1969”, Ferrando Poma per commemorarlo nella Santa Messa e lasciare sulla sua tomba una seconda targa commemorativa in occasione dei cinquant’anni dalla sua scomparsa (la prima targa era stata posta per il trentennale) a testimonianza del sentimento di amicizia che nel tempo ha coinvolto anche consorti, figlie, figli e nipoti.
L’avrete capito: noi siamo gli orgogliosi amici di Ferrando, quelli che nel suo ricordo, e nel ricordo di coloro che nel frattempo lo hanno seguito per naturale andamento della vita, non possono fare a meno di essere affratellati nel nome di una cosuccia semplice, semplice: L’AMICIZIA (quella vera).”
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