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TORINO – Ex Embraco: il 3 ottobre manifestazione al Mise; Regione al fianco dei lavoratori e dei Sindacati

Il Mise li ha convocati il prossimo 23 ottobre

TORINO – Fim, Fiom e Uilm di Torino rendono noto che giovedì 3 ottobre i lavoratori della ex Embraco di Riva di Chieri sciopereranno per 8 ore e manifesteranno a Roma, sotto la sede del Mise, per chiedere un incontro urgente al ministero.

L’iniziativa è stata organizzata dopo il mancato avvio produttivo e le proteste dei lavoratori che hanno portato alla convocazione da parte del Mise il prossimo 23 ottobre.

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Fim, Fiom e Uilm di Torino sottolineano l’urgenza di dare avvio al più presto al piano industriale della Ventures Production, che in quasi 15 mesi non è stata in grado di sviluppare un progetto finanziario e produttivo di alcun tipo. Il sito torinese è di fatto una “scatola vuota” e restano 9 mesi di tempo allo scadere dei 24 mesi di cassa integrazione straordinaria. È evidente che convocare il tavolo di crisi tra un mese riduce ulteriormente i già risicati spazi concessi dagli ammortizzatori sociali per portare a termine il processo di reindustrializzazione.

La ex Embraco occupa oltre 400 lavoratori, di cui meno della metà sono rientrati in fabbrica ma senza essere impiegati in alcuna mansione produttiva. Le organizzazioni sindacali chiedono che i loro sforzi, che in lunghi mesi di lotte hanno portato al salvataggio dello stabilimento, non vengano vanificati da una scarsa attenzione e da valutazioni superficiali sull’avanzamento del piano industriale.

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Dichiarano Dario Basso, segretario della Uilm di Torino, e Vito Benevento, responsabile Ventures per la Uilm: “Se il Governo, a differenza di quanto garantito nel 2018, oggi ritenesse il piano industriale non più credibile, sarebbe urgente un piano B. Bisognerebbe dunque trovare un’altra soluzione, oppure un nuovo soggetto per reindustrializzare immediatamente il sito di Riva. Non è accettabile che il Governo abbandoni i 413 lavoratori e le loro famiglie dopo essersene assunto ufficialmente la responsabilità”.

Dichiarano Edi Lazzi, segretario della Fiom di Torino, e Ugo Bolognesi, responsabile Ventures per la Fiom: “I lavoratori Ventures ex Embraco sono arrivati all’esasperazione. È dall’inizio dell’estate che aspettiamo il tavolo a Roma, che il Mise si era impegnato a convocare entro la metà di giugno. La situazione è molto grave e non si può aspettare fino al 23 ottobre. Servono soluzioni e certezze perché il piano industriale presentato a suo tempo da Calenda e Invitalia si sta rivelando inefficace. È importante l’adesione alla nostra manifestazione del presidente della Regione Piemonte, però chiediamo la partecipazione dei sindaci del territorio, di tutto il Consiglio regionale e di tutte le forze politiche, perché il futuro lavorativo delle 410 persone di Riva di Chieri è un problema di tutti e non di una parte”.

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Dichiarano Claudio Chiarle, segretario della Fim di Torino, e Arcangelo Montemarano, responsabile Ventures per la Fim: “Dal ministero un altro schiaffo ai lavoratori. È impensabile che un’istituzione come il Mise, che dovrebbe fare da garante verso i lavoratori, dia come data il 23 ottobre. È da giugno che chiediamo un incontro urgente al ministero visto che la scadenza della cassa integrazione non è poi così lontana”.

La ex Embraco, ora Ventures Production, è una società costituita a marzo 2018, controllata all’85% dalla holding italo israeliana Ventures srl, con la restante quota del 15% in mano alla società cinese Guangdong Electric.

Il suo progetto è stato selezionato dal ministero dello Sviluppo economico per reindustrializzare lo stabilimento dismesso a Riva di Chieri da Embraco (all’epoca gruppo Whirlpool), che nel gennaio 2018 aveva annunciato la chiusura dell’impianto e il licenziamento di 517 lavoratori.

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A maggio 2018, dopo innumerevoli iniziative dei lavoratori, presso il Mise è stato siglato un accordo per il passaggio di 417 dipendenti (410 attuali) alla nuova società. L’intesa ha previsto 24 mesi di cassa integrazione straordinaria (in scadenza a luglio 2020) e un piano di dimissioni incentivate. Secondo il piano industriale presentato al Mise, Ventures avrebbe dovuto produrre 4 diversi modelli di robot per la pulizia dei pannelli solari e sistemi per la depurazione dell’acqua. La società aveva dichiarato un investimento complessivo di 20 milioni di euro.

Il piano industriale presentato da Ventures Production nel 2018 aveva prospettato il rientro progressivo dei lavoratori, per arrivare alla piena occupazione a luglio 2020. I lavoratori rientrati in totale a settembre 2019 sono 187.

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