TORINO – Nella mattinata di lunedì 16 settembre i rappresentanti sindacali dei lavoratori della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco e degli Infermieri del sistema di emergenza sanitaria sono comparsi in audizione di fronte alla IV e alla V Commissioni della Regione Piemonte.
Il tema centrale ha riguardato l’organizzazione del 112 NUE, la porta di accesso per l’attivazione del soccorso pubblico.
“Le amministrazioni e le istituzioni con cui ci siamo confrontati – affermano in un comunicato congiunto – hanno sempre giustificato il successo del servizio in ragione del minor numero di chiamate giunte agli enti per l’azione del filtro laico che avrebbe permesso loro di concentrarsi sulle reali emergenze, ma si tratta di una banale semplificazione. Se da un lato questo modello ha diminuito i carichi di lavoro dei professionisti dell’emergenza, dall’altro i cittadini hanno pagato tributi pesantissimi in termini di ritardi e disservizi. La nostra azione congiunta si è sempre svolta solo ed esclusivamente per i cittadini, senza rivendicare nulla per le nostre organizzazioni.”
E concludono: “Al di là della capacità di ascolto dei nostri interlocutori, è troppo presto per tracciare bilanci, visti i trascorsi con l’amministrazione precedente. La posizione del Presidente Cirio, che condivise con noi la necessità di approntare misure per la salute e la sicurezza della collettività, rimane incontestabile; sarà nostra cura ricordarlo a lui e alla sua giunta ogni volta che ce ne sarà bisogno”.
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