ASTI – Un detenuto italiano trentottenne, ristretto al reparto isolamento del carcere di Asti, con fine pena 2021, ha tentato di impiccarsi con un cappio rudimentale ricavato dalle lenzuola.
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L’episodio si è verificato questa mattina 13 agosto, intorno alle 5,30. Il detenuto ha agganciato il cappio rudimentale alle grate della finestra della cella ed ha tentato il suicidio e solo grazie al tempestivo intervento dei Poliziotti Penitenziari presenti si è potuto salvare l’ennesima vita umana. Il detenuto, a mezzo 118, è stato accompagnato con urgenza, scortato dalla Polizia Penitenziaria, al Pronto Soccorso dell’Ospedale Astigiano per le necessarie cure.
A denunciare l’episodio è l’O.S.A.P.P., (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria).
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Per il Segretario Generale dell’O.S.A.P.P. Leo Beneduci : “Servono interventi urgenti sul sistema delle carceri Italiane e Piemontesi, ormai connotati da profonda disorganizzazione a cui solo la professionalità dei Poliziotti Penitenziari riescono a mettere un argine. Siamo nel caos più totale, tra aggressioni, detenuti che compiono atti inconsulti, mancanza di vestiario per il personale e pessime condizioni delle mense obbligatorie di servizio.
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Aggiunge il leader dell’O.S.A.P.P. : Le disattenzioni gestionali stanno portando alla paralisi dei penitenziari, con ripercussioni sia sulle condizioni di lavoro degli Agenti e degli operatori penitenziari, ma anche nella esecuzione della pena in maniera conforme ai principi della costituzione.
Ma, nel generale disastro del sistema penitenziario Italiano le condizioni del carcere di Asti riescono ad essere persino peggiori a fronte di palesi inefficienze e disattenzioni su cui il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria deve intervenire celermente attraverso una immediata visita ispettiva intesa ad appurare le cause di una disfunzione che non può essere più sopportata”.
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