IVREA – Infermieri costretti a lavorare 16 ore consecutive. E arriva la protesta del Sindacato Nursind che segnala la situazione alla Regione Piemonte e all’Ispettorato del Lavoro.
Ecco la nota giunta ai media:
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“Una Azienda dove i problemi si moltiplicano di giorno in giorno e di ora in ora. Una amministrazione incapace di gestire e di intervenire sulle criticità che ogni giorno i presidi di questa azienda presentano. Non sappiamo ancora se chi gestisce questa azienda non è in grado di risolvere i problemi oppure se non è in grado neanche di organizzarsi per venirne a conoscenza. Il fatto che questa azienda sia territorialmente vasta non significa che debba prevalere anarchia e confusione. La sensazione che sia tutto fuori controllo e che chi ha ruoli apicali non è più in grado di gestire le criticità e proprio per questo diventano sempre più importanti.”
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E prosegue: “Oltre alle mancate assunzioni che non sono state fatte nonostante una graduatoria aperta e senza parlare del disavanzo di 48milioni oltre che della superficialità con la quale è stato gestita l’ondata di caldo, sono molteplici e alquanto gravi le situazioni che ad oggi non vengono affrontate.
Sono diverse le situazioni dove gli infermieri si trovano a turnare sotto i contigenti minimi previsti in caso di sciopero, sotto i quali è pericoloso e rischioso andare sia per gli operatori ma soprattutto per gli utenti.
Alcuni colleghi ci riferiscono di lavorare anche per 16 ore consecutive e per questo motivo ci rivolgeremo immediatamente all’ispettorato del lavoro perché non si può speculare sulla pelle di chi lavora e di conseguenza di chi l’assistenza deve riceverla.
Le malattie lunghe non vengono sostituite e il rischio che in alcuni reparti le ferie saltino inizia a diventare concreto.
Alcuni turni vengono coperti attraverso le pronte disponibilità dei trasporti, lasciando colpevolmente scoperto il servizio.”
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“Il servizio dei trasporti pediatrici non è stato affrontato e ancora una volta si mettono gli operatori in condizioni di rischio ma soprattutto in questo caso i piccoli pazienti.
Per concludere, non sappiamo ancora come sia stato gestito il fondo messo a disposizione per il pagamento dei gettoni dovute alle assenze improvvise. Un fondo che doveva servire a remunerare gli infermieri che coprivano i turni per le assenze dell’ultimo minuto.
Potremmo continuare con un lungo elenco.
Questa azienda – conclude Nursind – non può permettersi di continuare così ed è per questo che il Nursind ha scritto anche alla Regione e al neo assessore alla Sanità Icardi. Ci aspettiamo risposte, senza le quali continueremo senza sosta la nostra battaglia dentro le sedi competenti ma anche fuori.”
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