Palermo, 6 apr. (AdnKronos) – “Vogliamo restare insieme. Perché le famiglie dovrebbero restare unite”. A parlare è il padre della bimba di undici mesi a bordo della nave ‘Alan Kurdi’ della ong Sea Eye che sta facendo rotta verso Malta dopo il no del Governo italiano allo sbarco delle due famiglie. Il Viminale si era detto disponibile solo a fare scendere dalla nave le due mamme e una donna in stato di gravidanza, ma non i loro compagni. Sentiti dall’equipaggio della nave ‘Alan Kurdi’, il papà della bimba di undici mesi, abbracciato alla compagna, dice in inglese: “E’ la mia famiglia e non posso lasciare la mia famiglia. Non posso lasciare la mia famiglia in nessun caso. Le famiglie devono restare unite. La mia famiglia è la mia gioia, è la mia felicità. Loro due mi danno gioia”. E anche la donna, madre della bambina, aggiunge: “Noi vogliamo stare insieme”. “Insieme con la nostra bambina. Abbiamo bisogno di restare uniti. Non separateci”. E il marito aggiunge: “Voglio dare alla mia bambina una buona vita, insieme con la sua mamma. Felici e insieme”. “Io sono cresciuto in una famiglia e so cosa vuol dire stare con una famiglia unita e io porterò la mia famiglia con me”. E la donna: “Amo mio marito e la mia bambina e voglio stare insieme con loro”.
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