CASTELLAMONTE – Il Tar Piemonte ha accolto, almeno per quanto concerne la demolizione, il ricorso avanzato da Agrigarden Ambiente alle ordinanze emesse dall’Ufficio Tecnico di Castellamonte.
L’ ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi relativamente ai fabbricati situati all’interno della discarica di Vespia (edificio prefabbricato ad uso uffici e alloggio custode, pesa e capannone ad uso deposito), era stata emessa a fine ottobre 2018, in seguito alle verifiche effettuate dalle quali erano emerse la mancanza di autorizzazioni, titoli edilizi nonchà la difforme posizione: diversa a quanto era previsto e quindi con una distanza dalla fascia di rispetto inferiore.
Agrigarden Ambiente aveva subito impugnato le due ordinanze. Il Tar Piemonte si è pronunciato sottolineando che, vista la necessità delle strutture per la prosecuzione dell’attività della discarica e tenendo conto dell’impossibilità giuridica per l’amministrazione comunale di incidere unilateralmente sul ben più complesso procedimento che ha visto (con la sua partecipazione) il rilascio dell’AIA in relazione all’impianto come attualmente conformato, l’amministrazione stessa possa eventualmente sollecitare un riesame da parte della conferenza di servizi, con possibilità di valutare in quella sede le strutture, il tipo di sanzione, anche demolitoria (o sanatoria) nonchè una eventuale riconfigurazione delle strutture che consenta la prosecuzione dell’attività in sicurezza.
Il ricorso è stato quindi accolto “limitatamente alla censurata adozione della sanzione demolitoria, nello specifico contesto ed in relazione ai manufatti che, dalla documentazione dell’AIA, risultano indispensabili per l’esercizio della discarica; l’ordinanza impugnata deve essere confermata quanto alla baracca di cantiere.”
