PONT CANAVESE – Sabato scorso, sabato 24 novembre, è stata recapitata al Sindaco di Pont Canavese Paolo Coppo, e in copia al Comandante dei Carabinieri della locale stazione, il Maresciallo Giovanni Colacino, al Questore Francesco Messina ed al Prefetto di Torino Claudio Palomba, una lettera, la cui iniziativa è partita dalle zone maggiormente coinvolte dai numerosi furti in abitazioni private del paese, cioè Doblazio, via Roma e Valer.
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La lettera, sottoscritta al momento da 350 firmatari, ha trovato riscontro in tutto il paese, poiché si chiede sostanzialmente al primo cittadino di rafforzare i controlli, per metter fine, cosi come da sue istituzionali competenze ed autorità, a questi perpetrati soprusi alla intimità domestica dei cittadini pontesi oltre al valore dei beni loro sottratti poiché fino ad ora tutto lo sforzo da parte delle Forze dell’ordine è risultato inefficace.
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Pubblichiamo qui di seguito la lettera in versione integrale:
“Egregio signor Sindaco, le scriviamo in merito di quanto sta accadendo nel territorio comunale di sua competenza da ormai più di un mese a questa parte e in relazione ai numerosi e ripetuti furti presso abitazioni private, eventi che, oltre a defraudare i cittadini “visitati” di oggetti di valore materiale, li offende nella propria indiscutibile ed essenziale vita privata, ledendoli psicologicamente nella loro intimità domestica di cui Lei deve esserne garante.”
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“Siamo consapevoli dello sforzo da parte delle Forze dell’Ordine messo in atto per porre fine alle deplorevoli vicende di cui sopra, ma è altresì innegabile il fatto che al momento non si è riusciti a porre un freno all’ondata di furti. Anzi…! Senza dimenticare che, sempre in relazione a quanto descritto sopra, il modus operandi dei malfattori è indice di una loro abile capacità di movimento in territori impervi, boschivi ed al buio.”
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“Quindi potrebbero essere necessarie altre strategie di approccio al problema.
Siamo qui a richiederle,(ricordiamo che già nell’incontro in Sala Consigliare del 21 ottobre 2018 richiedevamo un intervento da parte sua sull’argomento), questa volta con forza e con giustificata rabbia, di espletare la funzione che le compete come dovere, in qualità di Sindaco “ufficiale di Governo e Pubblica Sicurezza”. Affronti in modo più opportuno, forte ed adeguato queste vicissitudini, così come dalla sua prevista competenza territoriale ed istituzionale, anche correlata alla legge (TUEL) 267/00, e da successive integrazioni del Decreto Sicurezza n. 14 del 2017, per porre fine a questa violazione della sicurezza dei suoi concittadini.”
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“Non vorremmo che la rabbia e l’esasperazione conducano ad atti inconsulti. La volontà di collaborare può essere pericolosa non tanto per gli eventuali colpevoli dei furti (che se lo meriterebbero…) ma anche per chi, con senso civico, collabora con le forze dell’ordine per porre fino allo stillicidio e rischia invece di essere scambiato per un ladro…
Non tocca a noi suggerirle come debba comportarsi ma è imprescindibile un maggiore interesse da parte Sua, del tutto superiore e soprattutto più mirato rispetto a quanto compiuto fino ad ora, che, al momento, purtroppo, è risultato del tutto inefficace.
Sicuramente le chiediamo maggior sorveglianza sul territorio tramite le forze dell’ordine: Carabinieri e Polizia Locale, più telecamere non solo ai vari ingressi del nostro Paese ma anche in luoghi chiave, illuminazione pubblica ecc.. Forse sarebbe da rivedere l’epurazione dei punti luce come da sua delibera 29/18 soprattutto nelle case isolate e pensare ad un piano di maggior sicurezza del paese.
Chiediamo solo la possibilità di essere sicuri in casa nostra e lo chiediamo a chi ci rappresenta come Primo Cittadino con tutte le sue responsabilità.
A noi rimane solo la speranza che l’iter procedurale di questa nostra richiesta arrivi presto alla soluzione di questo grave ed inconsueto problema.”
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