OZEGNA – Incontro in sala consigliare per parlare de “La strada per il futuro, Quale futuro senza strada?”

460, Ponte Preti, Canavesana, nodo di Ivrea e A5

OZEGNA – Un’interrogazione parlamentare per accendere i riflettori sulle criticità della viabilità e della mobilità in Canavese.

Ieri, venerdì 9 novembre, al Municipio di Ozegna si è parlato della 460, di Ponte Preti, della lentezza della ferrovia Canavesana, del nodo di Ivrea, della gratuità della A5. Se ne è parlato tra amministratori e sindaci giunti da ogni angolo del territorio per confrontarsi con autorevoli relatori ovvero con l’ex sottosegretario ai trasporti Mino Giachino, il deputato Carlo Giacometto, la senatrice Virginia Tiraboschi, i consiglieri della Città Metropolitana Mauro Fava e Paolo Ruzzola.

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Il convegno promosso da Giachino (principale attore del movimento SI TAV che questa mattina a Torino ha portato in piazza circa 40mila persone) è stato organizzato dal sindaco di Ozegna Sergio Bartoli e moderato dal suo collega di Montalenghe, il Sindaco Valerio Camillo Grosso.

“Sono molti i punti critici di un territorio che produce – ha illustrato Fava – dalla 460 nata “vecchia”, alla Canavesana lenta e spesso in ritardo, al collo di bottiglia rappresentato da Ponte Preti, ad una viabilità che in generale non favorisce la logistica delle merci e lo spostamento delle persone dal Canavese ma anche tra le sue varie aree”.

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La soluzione la propone Giachino: “Raccogliere tutti i suggerimenti e le criticità che esprimeranno cittadini e amministratori del territorio per poi trasformarli in un’interrogazione parlamentare che Giacometto e Tiraboschi presenteranno nelle rispettive camere. Da qui ottenere attenzione e poi fondi per realizzare le opere necessarie”.

E proprio di fondi hanno parlato i due parlamentari presenti. “Il Governo ha promesso di concentrarsi maggiormente sulle piccole opere rispetto alle grandi. Bisogna vedere però quanto ci metteranno in risorse per farlo. Sulla gratuità di tratti autostradali si potrebbe già realizzare se il M5S lo volesse”. “Toninelli vuole rivoluzionare la gestione del Ministero delle Infrastrutture, molti fondi serviranno per le assunzioni, ma poco sembrerebbe destinato alla realizzazione materiale delle infrastrutture – ha spiegato la Tiraboschi – senza dimenticare che oggi dovremmo lavorare su un grande piano di rilancio industriale di Ivrea anche supportato dalla candidatura Unesco”.

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Giachino propone per “recuperare risorse contrattare con le concessionari autostradali opere n cambio dei rinnovi”. Ruzzola infine ha esposto come “la Città Metropolitana potrebbe realizzare molti interventi già progettati ma al palo a causa dei mancati trasferimenti statali”. Concordi i sindaci: “Bisogna fare un’azione di lobby territoriale – ha sottolineato Bartoli di Ozegna – nel richiedere interventi comuni per il bene del Canavese e per rilanciarlo sotto il profilo industriale, agricolo e turistico”.

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