BIELLA – Lo scorso 6 ottobre la Polizia aveva scoperto, nella sua abitazione, a Pralungo, la salma del pensionato 90enne Secondo Baglione, e ora ha identificato il presunto assassino. Un amico non lo vedeva da tempo e aveva segnalato l’assenza dell’uomo alla Polizia.
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Gli operatori della Squadra Mobile, della Polizia Scientifica e della Questura di Biella erano entrati con l’ausilio dei Vigili del Fuoco perché l’abitazione era chiusa a chiave. Il corpo esamine si trovava supino sul letto, con il volto coperto da un cuscino intriso di sangue.
L’esame autoptico ha rilevato che le cause del decesso sono riconducibili a colpi alla testa inferti con violenza con un corpo contundente; rilevati anche segni di difesa sulle mani della vittima.
A dirigere l’attività investigativa della Squadra Mobile di Biella, Commissario Capo Marika Viscovo. È emerso che l’uomo, lo scorso 18 settembre, aveva denunciato il furto del bancomat (utilizzato impropriamente per prelevare circa 2mila euro), di monili in oro e di vari altri oggetti e documenti.
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È emerso che i prelievi erano stati effettuati a Biella e a Genova dove erano stati fatti anche degli acquisti, in particolare un profumo, Eau de Cartier. Da qui sono risaliti a O.L. 36 anni nato a Biella, già noto per reati contro il patrimonio, attualmente senza fissa dimora.
Tornati questa mattina, giovedì 18 ottobre, per fare un sopralluogo sulla scena del crimine, effettuato con l’ausilio del personale della Polizia Scientifica del Gabinetto Interregionale di Torino e provinciale di Biella, hanno visto il 36enne all’interno dell’abitazione adiacente, di proprietà dei defunti genitori e disabitata. Con la scusa di chiedere informazioni, il personale della Squadra Mobile è entrato nell’abitazione e ha visto alcuni oggetti corrispondenti alle fotografie relativi a quelli acquistati a Genova con il bancomat di Baglione. All’interno di uno zainetto c’erano due chiavi compatibili con le serrature dell’abitazione della vittima. La Squadra Mobile ha quindi perquisito la casa, trovando anche tracce di sangue. Messo alle strette, O.L. ha confessato sia il furto che l’omicidio, effettuato colpendo la vittima con un piede di porco.
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Il 36enne ha confessato di essersi introdotto nell’abitazione nella notte del 29 ottobre per un ulteriore furto, convinto che Baglione, dormendo non lo sentisse. L’uomo però si è svegliato e lo ha scoperto e lui lo ha colpito con violenza. O.L. è stato accompagnato al carcere di Biella a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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