RIVAROLO CANAVESE – L’Associazione Non Bruciamoci il Futuro, prosegue nel suo compito di monitoraggio delle emissioni della Centrale a Biomasse.
L’associazione comunica che, dagli ultimi dati, pubblicati sul sito del Comune (https://www.rivarolocanavese.it/amministrazione-trasparente/123), ci sono state cinque violazioni dei limiti di legge accumulate nei primi 6 messi del 2018 dalla centrale: COx (Ossido di carbonio); COT (Carbonio Organico Totale); PLV (Polveri).
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“Destano inoltre allarme – dichiarano dal sodalizio – le lunghissime fasi di transizione al di sotto della temperatura di 850 C°, fasi nelle quali non vengono rispettati i limiti, sebbene siano le più delicate a causa della possibile formazione di diossine. Si pensi che tra il 26 aprile e il 09 giugno 2018, periodo in cui la centrale non ha funzionato regolarmente, sono state accumulate ben 200 ore transitorie tra accensione (AV) e spegnimento (SP). Di tale problematica, – concludono – e non è la prima volta, abbiamo nuovamente interpellato gli Enti preposti.”
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