VENARIA REALE – Ha compiuto 40 anni la Croce Verde Sezione Venaria, associazione nata per volontà di un gruppo di amici in un locale interrato dell’Unità Sanitaria Locale, che, in seguito ad un tragico incidente e alle negligenze dei soccorsi, decisero di costituire una sede sul territorio.
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Da allora di anni ne sono passati tanti e anche le sedi, dall’interrato è passata ad un baracca in via Picco per passare ad una un po’ più decente nei locali dismessi di una scuola in piazza Costituente, ma anch’essa piccola, fino all’attuale sede nella bella villetta, che ha ospitato, anni or sono, una scuola per l’infanzia, la ex OMNI, la guardia medica e ora la postazione urgente per l’area di Venaria e comuni limitrofi di Torino Nord Ovest , del 118, anche questa non più funzionale alle esigenze attuali. Responsabile della sezione venariese, in via Nazario Sauro 18, dove in occasione dei festeggiamenti è stato inaugurato il defibrillatore automatico, è Giuseppe De Carolis.
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In sede sono a disposizione due autolettighe una di base la Msb, ovvero mezzo soccorso di base e una medicalizzata, la “Tango” Msa, mezzo soccorso avanzato, con a bordo medico e infermiere, pronte ad intervenire per qualsiasi necessità. Quella dei volontari è una risorsa molto preziosa e permette di fare crescere professionalmente la categoria dei soccorritori e che, per quanto è possibile, assicura la presenza per le molteplici esigenze del servizio 24 ore su 24: “I volontari sono il motore del gruppo – spiega De Carolis – trovarne nuove risorse per noi è una priorità per coprire meglio i turni di servizio e dare un miglior servizio sul territorio”.
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Molte le cose cambiate nel corso della “vita” di Croce Verde; ma la regola che ha caratterizzato e caratterizza tuttora l’Ente è la puntuale e continua formazione rivolta sia ai nuovi volontari sia a chi già opera nell’ambito del soccorso. Formazioni che procedono di pari passo con gli intenti che sono stati e sono alla base dell’opera di tutti i volontari: non serve essere degli eroi per aiutare il prossimo, ma avere solo un po’ di tempo a disposizione. Essere volontari non significa solo salire in ambulanza, ma condividere valori, esperienze, obiettivi. Un sacrificio ripagato dall’entusiasmo e voglia di fare. Bisogna essere capaci di lavorare in team e di sacrificarsi per continuare a servire la comunità con passione e professionalità, per entrare a far parte di questa grande famiglia. Molti i giovani che si avvicinano al volontariato con la speranza di acquisire competenze lavorative o sviluppare contatti di lavoro.
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I volontari infatti sono particolarmente aggregati tra loro sia in servizio sia all’esterno dell’associazione, l’età media è di 31 anni, 28 sono donne, 62 gli uomini ed il 53% è di Venaria, il 39% di Torino e il restante 8.57% di altri Comuni. Croce Verde non è solo soccorrere gli infortunati e gli ammalati, ma anche impartire corsi nelle scuole durante la settimana, con dimostrazioni teoriche e pratiche di primo soccorso, partecipare e organizzare manifestazioni in collaborazione con altre Associazioni.
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Il momento clou della giornata è stata la sfilata, lungo le vie cittadine,delle ambulanze storiche e delle divise utilizzate nel tempo dai volontari e dal personale. Dopo la Santa Messa officiata da don Martino Botero Gomez è stata benedetta la nuova autoambulanza donata dalla famiglia Ferrero e a seguire la premiazione dei volontari e dei soci ordinari accolti presso la sala consigliare, hanno ricevuto il saluto della Città dal primo cittadino Roberto Falcone, dal Presidente del Consiglio comunale Andrea Accorsi e dall’assessore Antonella d’Afflitto,che hanno ringraziato a nome della comunità l’operato dei soccorritori che sono sul territorio dal 1978. Noi salutiamo questi soccorritori con un semplice grazie, questi “angeli” che quando ricevono una chiamata intervengono in maniera esemplare in nostro aiuto.
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