VENARIA REALE – Un cittadino di Valenza ma domiciliato a Torino (italiano con diversi precedenti di polizia) nelle prime ore di oggi pomeriggio si è reso responsabile di un tentato omicidio nei confronti di un cittadino venariese italiano per motivi passionali utilizzando come arma un’autovettura Smart.
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L’arrestato certo LICATA Fabio, 36 anni, nato a Valenza e residente a Valenza (con precedenti per furto, possesso di armi e stupefacenti) in seguito ad una telefonata ricevuta sul cellulare della compagna C. M. classe 1987 residente a Torino da parte di certo P.G. nato a 27 anni di Venaria, ma domiciliato a Collegno, ha dato appuntamento al rivale in via Juvarra, a Venaria.
Giunto a Venaria, Licata si è messo alla ricerca del 27enne e dopo una serie di manovre spericolate, tra le quali anche percorrere corso Papa GIovanni XIII in contromano con la Smart, ha rintracciato il rivale, il quale, pare abbia sferrato un colpo al vetro dell’auto con una mazza da baseball in legno e si sia allontanato. Il Licata nel percorrere il corso Papa GIovanni XIII, ha svoltato a tutta velocità in via Juvarra, è salito sul marciapiede dove nel frattempo si era posizionato il Porfido e dopo aver percorso alcuni metri sul marciapiede tra la parete dello stabile e le auto in sosta, lo ha investito facendolo cadere sul selciato procurandogli una lesione alla testa. Il 27enne al momento è ricoverato in prognosi riservata presso il Pronto Soccorso del Maria Vittoria.
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Sul posto sono prontamente intervenute le pattuglie della Polizia Locale che hanno proceduto al fermo dell’indagato per il reato di tentato omicidio. Alcuni testimoni, sebbene non abbiano visto le fasi finali dell’investimento, hanno assistito alle manovre propedeutiche all’azione criminale e sentito il forte rumore dell’urto del veicolo contro il muro dello stabile e le urla concitate successive all’investimento, dichiarazioni confermate anche dalle telecamere di videosorveglianza.
Al momento il Licata è stato associato alla casa circondariale di Ivrea su disposizione del PM dott.ssa Chiara Molinari.
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